SICAMB: PRESENTATO IL PIANO DEL CONCORDATO IN TRIBUNALE

SICAMB

Concordato preventivo della Sicamb Spa di Latina: è stato depositato presso il Tribunale di Latina il piano concordatario

Arriva a un possibile punto di svolta nell’iter iniziato un anno fa che vede coinvolta la storica azienda di Latina nel campo dell’industria aeronautica e aerospaziale. Nella giornata di ieri, sono stati depositati il piano e la proposta concordataria nell’ambito del concordato che ora aspetta di essere omologato dal Tribunale.

Il piano prevede 16 documenti allegati, comprendenti relazioni, perizie, contratto del finanziamento ponte, proiezioni del piano industriale e convenienza della proposta.
È stata presentata anche l’offerta di acquisto firmata dai soggetti investitori che subentreranno con la naturale conditio sine qua non che il piano concordatario sia convalidato da parte dei creditori.

Gli investitori sono certamente il Ministero dello Sviluppo Economico (Mise) e i fondatori Martin Baker e Klingair riconducibile al management attuale della famiglia Klinger. Oltre a loro, ci sarebbero altri due investitori.

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In attesa di una convocazione al Ministero che ha assunto la regia del piano, ora il destino è nelle mani del Tribunale di Latina che dovrà analizzare la proposta concordataria, con la premessa che per l’omologa ci vorranno alcuni mesi. Forse a inizio estate, pandemia permettendo.

AGGIORNAMENTO – Sabato 16 gennaio il sottosegretario del Ministero dello Sviluppo Economico Alessandra Todde ha reso noto che c’è un nuovo investitore per la Sicamb che permetterà di salvare 290 posti di lavoro.
“Una bella notizia per l’Italia, per Latina e per i 290 lavoratori della Sicamb. Questa è la politica industriale di cui il Paese ha bisogno. Sicamb, storica azienda aeronautica italiana, ha completato il suo percorso di ristrutturazione con il supporto del Ministero dello Sviluppo Economico. Tale processo, a valle del concordato depositato il 12 gennaio, presuppone l’ingresso di un primario investitore internazionale del settore – ST Engineering Aereospace di Singapore – con il supporto del Fondo per le crisi d’impresa che ho fortemente voluto. Il piano prevede che ST engineering entri nella compagine azionaria con un apporto di 2 milioni di euro al fianco dei soci attuali e con il supporto di Invitalia attraverso l’utilizzo del fondo per 4,5 milioni di euro. L’ammontare complessivo dell’operazione, anche grazie ad ulteriori interventi dei soci, ammonta a quasi 15 milioni. A fronte dell’importante operazione, l’azienda è pronta a dar seguito al piano industriale che prevede l’arricchimento del programma di ricerca e sviluppo e investimenti produttivi per acquisire ulteriori vantaggi competitivi nel settore dei sedili eiettabili e, grazie alle sinergie con il nuovo socio industriale, nel mercato delle aerostrutture. Quando ho lavorato per la costituzione del Fondo per le crisi d’impresa, l’operazione che coinvolge Sicamb rappresentava esattamente un caso esemplare per l’obiettivo che volevamo raggiungere. Un’azienda strategica in crisi che rischiava, per problematiche di bassa capitalizzazione e poca liquidità, di perdere il valore industriale accumulato. Questo percorso costruttivo ha permesso di identificare un partner industriale molto importante che, con la presenza di Invitalia nel capitale a tutela dell’italianità dell’azienda, potrà portare a compimento un’operazione di messa in sicurezza dell’azienda che – con la compagine rafforzata – tornerà ad essere competitiva, salvaguardando il perimetro occupazionale. A breve convocheremo il tavolo per aggiornare tutte le parti”.

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