SGOMBERATA CENTRALE DELLO SPACCIO DELLA FAMIGLIA DE ROSA

Oggi, i Carabinieri del Comando Provinciale di Latina, insieme all’ATER di Latina, hanno proceduto allo sgombero dell’appartamento in via Londra 11 nel capoluogo.

Il provvedimento amministrativo è stato emesso dalla medesima azienda territoriale dell’edilizia per ragioni di morosità (circa 5mila euro) ed anche per essere stati gli occupanti destinatari di provvedimenti emessi dalle Autorità Giudiziaria di Roma e Latina. Si tratta, infatti, della famiglia De Rosa, legata a clan Di Silvio e sempre nel mondo dello spaccio di sostanze stupefacenti. Solo di recente, a dicembre, 2023 ai De Rosa un’indagine di Direzione Distrettuale Antimafia di Roma e della Squadra Mobile di Latina ha contestato l’associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di droga.

Via Londra 11, Latina
Via Londra 11, Latina

A marzo dello stesso anno, i Carabinieri del Nucleo Investigativo e della Sezione Operativa di Latina, agli ordini del Comandante Antonio De Lise, avevano chiuso una indagine partita nel maggio 2022, arrestando parte della famiglia De Rosa, tra cui la 51enne Giulia De Rosa detta “Cipolla”, la vera “leader” del sodalizio e cole che ha occupato per anni la casa in Via Londra. Quell’indagine aveva fatto emergere un aspetto: i De Rosa, in particolar modo Cristian De Rosa, si erano spostati nello spaccio in Via Sabaudia, nel quartiere R6, non lontano dalla curia vescovile e dalla scuola media Giuseppe Giuliano e dalla scuola superiore Ettore Majorana.

Proprio sulla scorta di questa prima operazione, i Carabineri del tenente colonnello Antonio De Lise avevano chiesto all’Ater di far valere la normativa regionale che prevede lo sgombero di un appartamento individuato come luogo in cui sono stati commessi reati. Un iter più lungo a cui l’Ater ha risposto in ragione anche della seconda operazione di polizia – quella della DDA di Roma. Insomma, ben due inchieste hanno evidenziato di come in Via Londra vi fosse una centrale di spaccio.

Il provvedimento è diretto all’abitazione di via Londra 11, dove viveva, per l’appunto, Giulia De Rosa, con i figli, tra cui i noti alle cronache giudiziarie, Cesare e Cristian De Rosa. Proprio Cesare De Rosa è stato condannato per tentato omicidio in ordine ad alcuni colpi d’arma da fuoco sparati contro un immigrato in Via Londra.

Una storia “antica” quella dei De Rosa per quanto riguarda lo spaccio. L’appartamento in Via Londra era in uso proprio a “Cipolla De Rosa, moglie del deceduto Alessandro De Rosa, conosciuto anche come Franco lo Zingaro, padre di Cesare, Cristian e le due sorelle arrestate a maggio 2022.

Già destinatari di un provvedimento eseguito di revoca di una casa popolare sempre nell’area del cimitero di Latina, ora per i De Rosa arriva la seconda revoca, anche in ragion del fatto che gli assegnatari non pagavano i canoni di locazione. La legittima assegnataria era Laura De Rosa, compagna di Gianni Di Silvio detto “Zagaglia (fratello del boss Armando Di Silvio detto “Lallà”), anche se la casa era da sempre nella disponibilità di “Cipolla” e dei figli, dal momento che la medesima Laura De Rosa vive altrove.

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In un’altra casa di “Cipolla”, a Viale Kennedy, ossia sempre in zona cimitero, già nel 2020, fu ritrovato un vero e proprio sistema di videosorveglianza finalizzata a comprendere chi veniva ad acquistare la droga, così da lasciarlo salire nell’abitazione, e prevenire eventuali blitz delle forze dell’ordine. In quell’occasione furono sequestrati contati per 25mila euro.

Oggi, i Carabinieri hanno sgomberato l’appartamento che era abitato dal figlio più giovane di “Cipolla”, Giuseppe De Rosa, 20 anni, già destinatario a novembre del provvedimento di sorveglianza speciale, sempre su proposta dei Carabinieri del Reparto Operativo-Nucleo Investigativo di Latina. Il rampollo di casa De Rosa viveva con la compagna e una figlia, anche se l’abitazione ha ospitato nel tempo più persone quali legate alla famiglia.

I militari dell’Arma, nel corso dello sgombero che ha interessato anche un magazzino del condominio, liberato dalla famiglia De Rosa, cosciente che il provvedimento sarebbe stato eseguito, hanno constatato anche alcuni danni provocati all’interno della casa.

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