Mozione congiunta dei Consiglieri regionali pontini Pernarella e Forte per chiedere la riapertura dello storico accesso al mare
“La Regione avvii urgentemente tutte le opportune azioni al fine di riaprire il passaggio pedonale conosciuto come sentiero “Da Moravia” a Sabaudia, chiuso da privati alla fine dello scorso anno”. A chiederlo con una mozione congiunta indirizzata al Presidente Nicola Zingaretti sono Gaia Pernarella, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, ed Enrico Forte, consigliere regionale del Partito Democratico.
“L’inerzia con cui l’amministrazione comunale di Sabaudia si è approcciata al problema sollevato dall’Associazione Il Fortino, che sul tema ha a suo tempo già prodotto un esposto, non trova alcuna giustificazione – sottolinea Pernarella -: lo storico sentiero utilizzato dal noto scrittore, che lui stesso per propria espressa volontà ha lasciato alla cittadinanza che per decenni lo ha utilizzato, va riaperto immediatamente così come chiarisce una recente sentenza della Corte di Cassazione su un caso analogo”.
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Nel dettaglio, spiega la Consigliera 5 Stelle: “La decisione dei Giudici fa presente senza possibilità di errore le ragioni per cui il sentiero, indipendentemente dall’accertamento se questo costituisca una proprietà privata o pubblica, allo stato, considerato il protrarsi per il tempo necessario all’usucapione con cui una collettività indeterminata di individui lo ha utilizzato a questo fine, ha di fatto prodotto una servitù pubblica di passaggio così soddisfacendo un interesse pubblico generale”.
“Una certezza – proseguono i due Consiglieri -, ribadita da alcuni dati inequivocabili che avevano portato la locale amministrazione a ubicarvi nei pressi una fermata del bus locale nonché un divieto di sosta a favore di ambulanze e, più recentemente, installare una segnaletica informativa anti Covid come in tutti gli accessi pubblici del litorale”.
“Riteniamo – conclude Forte –, che l’indubitabile vocazione della zona alla balneazione e al turismo, la particolare conformazione del litorale carente di accessi pubblici, la necessità di mantenere una via di accesso a favore del personale sanitario e delle forze dell’ordine per l’espletamento delle attività di soccorso, sorveglianza e vigilanza dell’area finalizzata alla sicurezza degli avventori e in ultimo ma non ultimo l’opportunità di valorizzare culturalmente questa storica discesa al mare, non meritino ulteriori indugi verso una riapertura che i cittadini invocano da mesi”.