Cori, le dicono che se non paga il figlio verrà arrestato: truffa sventata dai Carabinieri ai danni di un’anziana signora
Nell’ambito dell’attività di prevenzione e repressione del fenomeno delle truffe in danno degli anziani, particolarmente avvertito nell’area pontina, in data odierna, 14 febbraio, così come disposto dalla strategia di contrasto richiesta dal Comandante Provinciale di Latina Lorenzo D’Aloia, o pianificate nelle attivitita del Reparto Territoriale Carabinieri di Aprilia, la Stazione di Cori ha tratto in arresto due uomini, uno 38enne, C.V., e l’altro 30enne, O.P., entrambi residenti nella Provincia di Napoli.
I due soggetti sono ritenuti responsabili di una truffa in danno di una donna 83enne del posto. In particolare, i militari, nella tarda mattinata del 13 febbraio, hanno sottoposto a controllo un veicolo, risultato poi a noleggio, al cui interno c’erano due uomini che, date le circostanze, sono apparsi non dare esaustive giustificazioni sulla loro presenza sul territorio.
I successivi accertamenti hanno permesso di acclarare che i due uomini avevano appena perpetrato una truffa in danno di un’anziana che era stata intimorita da una richiesta telefonica giunta da un sedicente nipote che asseriva che se non avesse corrisposto una somma di denaro avrebbero arrestato iI figlio dell’anziana.
Così facendo, i due sono riusciti a farsi consegnare la somma di denaro contante di oltre 11mila euro ed alcuni monili in oro del valore di alcune migliaia d’euro che una volta recuperati sono stati restituiti alla vittima la quale ha sporto denuncia nei loro confronti.
I due uomini sono stati posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria nell’indagine coordinata dal sostituto procuratore di Latina, Daria Monsurrò. Va evidenziato – si legge in una nota dei Carabinieri – come la condotta dell’anziana donna e dei suoi familiari fornisce positivo riscontro alla serie di continue conferenze che i Carabinieri del Reparto Territoriale di Aprilia svolgono nei centri anziani, al fine di dare utili strumenti agli anziani e alle persona che a questi sono vicini per cogliere in anticipo l’esposizione ad una truffa di questa natura.
AGGIORNAMENTO – Il Giudice per le indagini preliminari ha disposto per i due uomini l’obbligo di dimora nei comuni di residenza e di firma alla polizia giudiziaria. Entrambi sono stati scarcerati.