SCUOLA, TRANO: “DA USR LAZIO ANOMALA GESTIONE INSEGNANTI DI SOSTEGNO”

Scuola, il deputato di “Alternativa” Raffaele Trano: “Da Usr Lazio anomala gestione insegnanti di sostegno”

“Ho scritto al ministro dell’Istruzione dell’università e della ricerca Patrizio Bianchi per segnalargli l’interpretazione piuttosto singolare di atti ministeriali e provvedimenti del giudice amministrativo da parte dell’Ufficio Scolastico Regionale del Lazio che ha portato alla mancata attribuzione della sede scolastica che sarebbe dovuta avvenire a seguito dell’espletamento del concorso per insegnanti di sostegno e relativa immissione in ruolo (con riserva) del 3 agosto 2021”. Lo afferma il deputato di Alternativa Raffaele TRANO.

“Titoli di studio, concorso vinto ed abilitazione conseguita, secondo le regole europee, sia pur con riserva – prosegue Trano – sembrano non essere sufficienti, per il direttore generale dell’U.S.R. Lazio, a mettere in atto quanto previsto dal Decreto Ministeriale di immissione in ruolo e dalla conferma, a cui è pervenuta anche la giustizia amministrativa, tramite una sentenza della sezione III-bis del Tar del Lazio che ha accolto un ricorso promosso da alcune parti lese e che, già in sede cautelare, ha intimato all’amministrazione il riesame della pratica”.

“L’anno scolastico – sottolinea il deputato di Alternativa – sta iniziando ma l’Usr, nonostante sia già pervenuto agli insegnanti l’invito da parte dell’ufficio provinciale ad indicare la propria preferenza per l’assegnazione della cattedra, ha preferito, inspiegabilmente, non rispondere alle istanze sottopostegli e scorrere le graduatorie o in altri casi ad accantonare il posto come fosse un ente sovraordinato alla stessa amministrazione pubblica da cui invece dipende e che aveva invitato gli insegnanti a prendere possesso della cattedra”.

“Tutto questo – conclude Trano – è abbastanza paradossale e mi auguro che il ministro Bianchi si adoperi affinché la situazione sia risolta in tempi rapidi, onde evitare l’inutile lesione di legittime aspettative di chi, a coronamento di un percorso di formazione complessa e di anni di sacrificio, ha creduto nell’insegnamento quale sbocco professionale a servizio dello Stato della comunità tutta”.

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