SCUOLA E SERVIZI EDUCATIVI: IN REGIONE IL PROGRAMMA TRIENNALE

Consiglio regionale Lazio
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Lazio. Servizi educativi 0-6 anni. Tripodi: “Oggi in commissione abbiamo licenziato con parere favorevole la Programmazione per i servizi educativi 2024-2026, abbiamo lavorato speditamente con largo anticipo e supportato i Comuni abbattendo i costi”

Oggi in IX commissione è stato licenziato, con parere favorevole, lo Schema di deliberazione di Giunta per l’approvazione del Programma regionale dei servizi educativi per la prima infanzia per il triennio 2024-2026, (Disposizioni relative al sistema integrato di educazione e istruzione per l’infanzia).

“Sono molto soddisfatto del lavoro svolto, questa programmazione contiene tante novità, in commissione abbiamo lavorato bene e in modo spedito, anche grazie all’assessore di riferimento Massimiliano Maselli che ha illustrato lo schema di deliberazione. Tra le novità della nuova programmazione è previsto un abbattimento della spesa per i Comuni attraverso un contributo che sale da 300 a 400 euro a bimbo, con un leggero aumento della compartecipazione delle famiglie. Ma ciò è compensato dall’intervento del Fondo sociale europeo. Infatti, oltre ai fondi regionali per 17 milioni, e a quelli statali, per 25 milioni circa per anno, ci sono anche quelli europei, che ammontano a undici milioni. 

Nella programmazione sono contemplati anche i nidi rispondenti a criteri di rispetto della salvaguardia ambientale, altra grande novità, oltre ai 450 mila euro destinati ai bambini disabili. A questo proposito mi piace sottolineare che all’unanimità è stata votata la mia osservazione che introduce nella sezione “Obiettivi del Programma” una specifica attenzione ai bambini che manifestano i primi segni di difficoltà del linguaggio e dell’apprendimento”, così in una nota Orlando Angelo Tripodi, presidente della commissione Lavoro, formazione, politiche giovanili, pari opportunità, istruzione, diritto allo studio. 

“Infatti, nella sezione “Obiettivi del Programma” con l’identificazione precoce dei disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) un intervento tempestivo ridurrebbe molto il rischio di un ulteriore aggravamento della situazione. L’intervento mirato da parte dello specialista, produce effetti molto positivi, e in molti casi i bambini riescono a trovare le proprie risorse per superare queste iniziali difficoltà. Con questa integrazione nel Programma regionale dei servizi educativi, la Regione si impegna a sostenere i bambini affetti da questi disturbi sin dal periodo prescolastico, corrispondendo le giuste attenzioni nei provvedimenti sia per le attività loro dirette sia per il sostegno alle loro famiglie. Questo è un argomento cui tengo molto, tanto che si coordina con un’altra proposta di legge su cui sto lavorando con il mio ufficio per colmare un vuoto normativo. Ad oggi, infatti, non esiste una figura di supporto per i Disturbi Specifici dell’apprendimento come i DSA o ADHD e BES; quindi, stiamo pensando ad introdurre la figura del Tutor con relativo Al”.

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