Lo scorso 12 settembre è stato presentato il rapporto OCSE Education at a glance 2023. La pubblicazione annuale fornisce una panoramica completa e comparativa dei sistemi educativi dei paesi membri dell’Ocse.
Dall’analisi emerge un quadro poco rassicurante, sul quale urge un ripensamento radicale. La nostra Nazione investe poco in istruzione: il 4,2% del PIL, a fronte di una media dei paesi Ocse del 5,1%.
Altro tasto dolente sono gli stipendi degli insegnanti: tra il 2015 ed il 2022 gli stipendi dei docenti della scuola secondaria superiore sono diminuiti del 4%. Oltretutto in Italia abbiamo pochi laureati: donne e uomini in possesso solo della licenza media sono rispettivamente il 19% e il 25% contro il 12% e il 16% della media dei Paesi Ocse. Purtroppo un giovane su cinque è senza diploma e precisamente in media, in tutta l’area Ocse, il 14% dei giovani adulti non possiede un diploma di istruzione secondaria superiore, mentre in Italia questa percentuale sale al 22%.
“Il rapporto Ocse 2023 – dichiara il Consigliere Comunale di Priverno, Yuri Musilli – manifesta delle criticità importanti, sulle quali bisogna intervenire con risolutezza e decisione. C’è bisogno di un totale ripensamento del sistema scolastico educativo, in quanto i dati attuali sono impietosi e se non ci sarà un’inversione di tendenza, la situazione non potrà che peggiorare, avendo delle pesanti ripercussioni sull’apparato economico e sociale”.