Bruno Pinchera è arrivato, un paio di sere fa, al Pronto Soccorso del Santa Scolastica di Cassino, con profonde ferite da taglio all’addome ed alla schiena: accusati di tentato omicidio due Di Silvio e una ragazza di venti anni. Il movente? Forti sospetti su un debito di droga.
Nella giornata di ieri, a conclusione di un’accurata attività d’indagine, i militari della Sezione Operativa della Compagnia Carabinieri di Cassino, diretti dal capitano Ivan Mastromanno e coordinati dal tenente Massimo Di Mario, hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto per il reato di concorso in tentato omicidio aggravato un uomo e due donne: il 31 enne Alessio Di Silvio di Cassino, la sorella Francesca Di Silvio (22 anni) domiciliata a Scauri e la ventenne Noemi Del Nobile nata a Roma ma residente anche lei a Cassino.
I tre sono accusati di aver aggredito il 36enne Bruno Pinchera – di Cassino, con precedenti di polizia – procurandogli lesioni gravissime all’interno della sua abitazione, accoltellandolo alla schiena.
L’Autorità Giudiziaria ha disposto la custodia in carcere per Alessio Di Silvio e Noemi Del Nobile; Francesca Di Silvio è stato, invece, sottoposta ai domiciliari a Scauri. L’arma usata per cagionare le lesioni non è stata ancora rinvenuta.
Causa della lite sarebbe, secondo i carabinieri, un debito di droga contratto dalla vittima.