SARCOMI DEI TESSUTI MOLLI: TUMORI “SENTINELLA” DEL CLORURO DI VINILE, PESTICIDI E DIOSSINA

sarcoma dei tessuti molli
Credits: meteoweb.eu

Nell’articolo del gennaio 2019 “Troppi tumori al polmone e tiroide in provincia di Latina”, Latina Tu aveva già dato evidenza ai dati delle varie neoplasie e carcinomi che hanno colpito la popolazione locale. L’uscita nel settembre di quest’anno de “I numeri del cancro in Italia 2019”, in relazione a vicende di inquinamento locale, ha suggerito di dare attenzione ad una tipologia di neoplasia in particolare, i sarcomi dei tessuti molli.

L’esigenza di questa comparazione parte dalla contaminazione della falda nei pressi di Borgo Sabotino con cloruro di vinile, il quale probabilmente è un precursore della degradazione di inquinanti primari quali percloroetilene (PCE) e/o tricloroetilene (TCE), sostanze comunemente utilizzate nell’industria tessile e metalmeccanica. Il cloruro di vinile, insieme ad alcuni pesticidi e diossina, è stato individuato dall’AIRC come fattore potenzialmente scatenante dei sarcomi dei tessuti molli.

area generica di contaminazione di clorro di vinile a borgo sabotino, Latina
Generica localizzazione dell’area di Borgo Sabotino, Latina, in cui è stata rilevata la contaminazione della falda idrica con cloruro di vinile. Non esiste una mappatura ufficiale da parte dell’Arpa Lazio dei valori ufficiali relativi ai superamenti di soglia

L’AIRC, sul proprio sito, specifica che gi STM sono “tumori rari di cui sono noti almeno 50 sottotipi. Nell’adulto le cellule maligne si formano all’interno dei cosiddetti tessuti molli dell’organismo e possono localizzarsi praticamente in tutti i distretti corporei. Tali tessuti sono i muscoli, i tessuti connettivi, i vasi sanguigni o linfatici, i nervi, i legamenti e il tessuto adiposo”.

Tornando a “I numeri del cancro in Italia 2019“, questo è un rapporto promosso da AIRTum (Associazione Italiana Registro Tumori), AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) e PASSI con PASSI d’Argento (sistema di sorveglianza dell’Istituto Superiore di Sanità sullo stato di salute della popolazione) e SIAPEC-IAP (Società Italiana di Anatomia Patologica e Citodiagnostica), nel quale vengono riportati i dati di incidenza di tumori (oltre 371.000 nuovi casi di tumori maligni nel 2019), di mortalità (oltre 179.000 decessi nel 2016), di sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi. In questo volume più recente è possibile trovare dati più aggiornati rispetto al rapporto diffuso dal Registro Tumori per il 2018 che si basava sui dati risalenti al quinquennio 2009-2013.

sarcoma dei tessuti molli
Dove può colpire il sarcoma dei tessuti molli. Credits immagine: forumsalute.it/

Gli eminenti autori de “I numeri del cancro in Italia 2019” collegano i sarcomi dei tessuti molli ad alcune sostanze inquinanti in particolare tra cui il cloruro di vinile, per il quale si è ipotizzato un esempio di contaminazione umana sul luogo di lavoro e non nel caso di inquinamento di una falda idrica: “Fattori di rischio per STM sporadici sono alcuni carcinogeni chimici quali erbicidi con struttura fenossiacetica o clorofenoli e i loro contaminanti (diossina) utilizzati in lavori agricoli. I lavoratori esposti al cloruro di vinile manifestavano rari angiosarcomi del fegato prima della messa al bando di tale lavorazione”.
Parallelamente, viene osservato un ulteriore aspetto relativo all’insorgenza di questa particolare neoplasia, ossia l’andamento in crescita dei trend relativi ad alcune fasce d’età in particolare. Infatti, alcuni “eccessi evidenziati riguardano i sarcomi dei tessuti molli in età pediatrica (21 casi, SIR: 1.62; IC90% 1.29-2.33), le leucemie mieloidi acute sia complessivamente (0-29 anni, 42 casi, SIR: 1.50; IC90% 1.14- 1.93) che in particolare tra i bambini (0-14 anni, 22 casi, SIR: 1.66; IC90% 1.12-2.37), e i tumori del testicolo tra i giovani (119 casi, SIR: 1.36; IC90% 1.16-1.58)

Quindi, non solo genetica e predisposizione: “Nonostante l’accertata maggiore vulnerabilità dei bambini agli inquinanti ambientali e l’aumento dell’incidenza dei tumori pediatrici globalmente e nei paesi industrializzati, l’eziologia della maggior parte delle neoplasie nei bambini è per lo più ancora sconosciuta. Il rapporto continua sottolineando l’importanza della programmazione di una sorveglianza epidemiologica su bambini e giovani, cittadini di domani, i quali costituiscono un bersaglio degli STM; inoltre, l’osservazione di alcune condizioni cliniche va associata “a cambiamenti nei profili di contaminazione ed esposizione nei Siti. Occorre altresì identificare, sulla base degli elementi di criticità emersi, gli appropriati disegni di indagine che consentano di valutare il ruolo di specifiche esposizioni ambientali nell’eziologia delle patologie infantili nelle aree contaminate”.

Quando, infine, si legge che “I principali punti di debolezza dello studio di incidenza riguardano infatti la scarsità di informazioni riguardanti la caratterizzazione ambientale e, di conseguenza, la stima dell’esposizione per inquinanti cancerogeni prioritari nei siti considerati” indicato tra i limiti dell’indagine che ne limitano l’alta risoluzione alla fotografia che scatta alla salute italiana” si capisce perché la contaminazione della falda idrica con cloruro di vinile a Borgo Sabotino a Latina, più precisamente nelle immediate adiacenze della ex centrale nucleare, diventi un caso emblematico e perché si facciano sempre più solidi i motivi per cui l’Arpa Lazio debba intervenire con decisione, al pari dela omologa ArpaT toscana.

Articolo precedente

WEEKEND DI CONTROLLI: FERMATO CON UN SERRAMANICO DAVANTI A UNA CHIESA DI LATINA

Articolo successivo

MONTE SAN BIAGIO. ALBERO MONUMENTALE NELLA SUGHERETA COLPITA DA DISSECCAMENTO

Ultime da Attualità