SANITÀ, DA PPI A PAT PER IL TAR DEL LAZIO IMMUTATO IL SERVIZIO. RESPINTO RICORSO DI CORI

Trasformazione dei Punti di primo intervento (Ppi) in Punti di Assistenza Territoriale (Pat): il Tar boccia il ricorso del Comitato

Il Tar del Lazio ha respinto il ricorso del Comitato civico per la difesa dell’ospedale di Cori, dichiarando inammissibile.  Il ricorso, presentato contro Regione Lazio e Asl di Latina, chiedeva l’annullamento del decreto regionale del 2019, ossia quella che stabiliva il “Piano di riorganizzazione, riqualificazione e sviluppo del Servizio Sanitario Regionale”.

Già ad aprile 2020, tramite le Ordinanze n. 2602 e n.2603, il Tar aveva respinto l’istanza cautelare di sospensiva avanzata da comitato e Comune poiché, nel frattempo, era intervenuto il nuovo decreto del Commissario ad Acta, il D.C.A. n. U00018/2020 (20 gennaio), che aveva annullato e sostituito il DCA U00469 impugnato. Ad ogni modo, aveva sostenuto sempre il Tar del Lazio, quel decreto di novembre garantiva il servizio sanitario reso dai Punti di primo intervento. In sostanza, aver trasformato i Ppi in Pat, per i giudici amministrativi, non aveva inficiato nell’operatività delle strutture sanitarie che hanno continuato a offrire il servizio di prima.

E lo stesso ragionamento lo fa, a distanza di anni, il Tar che, al di là dei difetti invocati sull’impugnazione degli atti, stabilisce che non c’è stato, nel passaggio da PPI a Pat, alcun deterioramento del servizio in quanto sono stat mantenuti sedi, personale, strumentazioni. Insomma, secondo il Tribunale amministrativo, i servizi sono stati garantiti. 

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