“Apprendo dalle dichiarazioni del Consigliere Regionale Tiero che il nuovo ospedale di Latina è in cima alle priorità del Presidente della Regione Lazio, Rocca e che lo stesso ritenga “che è venuto il momento di riconsegnare ai cittadini del Lazio una sanità in grado di dare dignità a ogni singolo abitante , ovunque si trovi”.
Intenzioni e parole apparentemente rassicuranti, ma che agli addetti ai lavori purtroppo suonano solo come vuoti slogan, come se fossimo ancora in campagna elettorale.
La Politica efficace deve partire dalla verifica e raccolta delle esigenze e necessità del territorio prima di decidere sugli interventi da attuare e purtroppo, personalmente, sia come politica, che da addetta ai lavori, ritengo che questo passaggio sia mancato: se si fanno annunci così roboanti sulla sanità pontina, temo che chi li fa non abbia reale contezza di quale sia lo stato del nostro servizio sanitario ed in particolare della situazione attuale del nostro Ospedale Santa Maria Goretti.
Chiarisco in maniera netta la mia posizione rispetto al nuovo Ospedale di Latina: un nuovo presidio Ospedaliero adeguato alla richiesta di sanità del territorio è necessario ed urgente, certamente non più rimandabile, ma dovrà davvero essere adeguato alla richiesta e corredato delle infrastrutture necessarie; tuttavia su questo argomento mi riservo di tornare quando avrò piena contezza della progettualità in essere.
Oggi ritengo doveroso, verso i nostri concittadini, ritornare con i piedi per terra sul tema sanità attraverso un’analisi della realtà con tutte le sue criticità che non possono essere coperte da annunci sul nuovo ospedale o sulla “cardiochirurgia rinforzata”. Invito il Presidente Rocca a venire a prendere coscienza con i suoi occhi della situazione di collasso in cui versa il Goretti a partire dalla struttura, per arrivare al personale. Il fenomeno dei licenziamenti dei medici sta assumendo proporzioni ingestibili, una specie di effetto domino a cui non si riesce più a tenere testa. L’area maggiormente interessata è quella dell’emergenza-urgenza ossia il Pronto Soccorso, ma anche i servizi ad essa correlati, come la stessa Radiologia e vari reparti di degenza. Si tratta si di un fenomeno nazionale, ma questa non può essere una giustificazione , ed è necessario porre rimedio immediato per continuare a garantire il diritto alla salute dei cittadini, ma anche adeguate condizioni di lavoro per i medici ed il personale sanitario. La soluzione non può essere quella di spostare il personale medico da un reparto all’altro a coprire i turni scoperti, né la telemedicina che dai presidi periferici va a gravare i già pesantissimi turni di guardia al Goretti, la soluzione deve necessariamente partire da un’analisi consapevole ed attenta delle motivazioni che hanno determinato tutto questo. I rappresentanti sindacali dell’area sanitaria si sono uniti in una sola voce per portare proposte all’azienda, sino ad ora rimaste inascoltate ed attendiamo l’esito della riunione programmata per oggi.
Nel recente incontro che il ministro Schillaci ha riservato a tutti noi iscritti all’ordine dei Medici della Provincia di Latina, ha snocciolato tutte le criticità con le relative soluzioni, una disamina che ci ha rassicurato per puntualità e incisività, a partire proprio dagli interventi urgenti per sopperire alla carenza di personale, con uno stop al reperimento dei medici a gettone super pagati rispetto ai medici dipendenti e con la valorizzazione professionale ed economica dei medici ospedalieri, rendendo attrattive le condizioni di lavoro e retributive, per contrastare anche il fenomeno dei concorsi che vanno deserti; con l’attivazione di un adeguato servizio sanitario territoriale, con la riqualificazione ed ampliamento dei servizi e reparti più sofferenti; tuttavia ad oggi non abbiamo notizia che gli impegni presi dal Ministro si stiano tramutando in azioni concrete; anzi il Governo sta andando avanti sconfessando il suo stesso Ministro che ha tentato di mettere un freno ai medici a gettone, mentre il Governo estende l’utilizzo dei medici gettonisti non solo nei PS ma in tutti i reparti.
La filiera di centro destra sulla sanità pare abbia preso una direzione opposta alle necessità dei cittadini, adottando soluzioni inefficaci oltreché dannose e dimenticando completamente priorità quali il problema delle liste di attesa: se il presidente Rocca davvero intende “riconsegnare ai cittadini del Lazio una sanità in grado di dare dignità ad ogni singolo abitante , ovunque si trovi” deve attuare una chiara inversione di rotta sin da subito, altrimenti ci si pone il dubbio che la sanità di cui parla non sia quella pubblica”.
Lo dichiara, in una nota, la consigliera comunale di Latina, Maria Grazia Ciolfi (Movimento Cinque Stelle).