Arriva un disegno di legge passato all’unanimità in Commissione Sanità al Senato della Repubblica per contrastare le aggressioni al personale sanitario che, anche in provincia di Latina, sono diventate un tema d’attualità
A ragguagliare sul tema è un post, pubblicato oggi sul blog del Movimento 5 Stelle, che spiega: “Abbiamo perfezionato il testo di legge in tema di sicurezza per gli operatori sanitari, introducendo un inasprimento delle pene e, in particolare, la procedibilità d’ufficio con denuncia automatica anche senza querela della persona offesa. Approvato all’unanimità, il testo giace ora alla Camera dove auspichiamo che non sarà presentata alcuna ulteriore proposta di modifica. Per questo rivolgiamo il nostro appello a tutte le forze politiche rappresentate alla Camera dei deputati, affinché la questione non diventi un tema sul quale ciascuno voglia apporre la propria bandierina, generando un’ulteriore perdita di tempo che equivarrebbe a continuare a mettere a repentaglio la sicurezza di chi è impegnato ogni giorno a salvare vite umane“.
Un argomento molto sensibile e grave che è ormai diventato un caso nazionale. E la provincia di Latina non fa difetto, anzi. Il 20 giugno, il senatore di Latina Nicola Calandrini (Fratelli d’Italia) aveva presentato, considerato il perpetuarsi degli episodi di aggressione o vandalismi dentro le strutture sanitarie in provincia, un atto di sindacato ispettivo al Ministro della Salute in cui evidenziava la gravità e la quasi sistematicità delle violenze in ambito sanitario.
Calandrini, nella sua interrogazione di giugno, citava due casi “verificatisi in provincia di Latina: nella notte tra il 7 e l’8 giugno 2019 presso il pronto soccorso dell’ospedale “Santa Maria Goretti”, un soggetto richiedente cura ed assistenza ha aggredito brutalmente un operatore medico e un’infermiera di turno, danneggiando altresì un costoso apparecchio elettromedicale; e ancora, il 15 giugno, presso il pronto soccorso dell’ospedale “San Giovanni di Dio” di Fondi, un paziente al culmine di una crescente azione violenta, ha sferrato un paio di cinghiate, una di queste in pieno volto, al medico di turno”.
Ad agosto l’assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato rilasciò un duro comunicato sul tema dopo un’aggressione avvenuta in un Pronto Soccorso a Roma. Proprio negli stessi giorni di agosto un 39enne, Fabrizio Millozza, in stato di alterazione psico fisica, si era recato presso il punto di primo intervento del locale ospedale civile “Casa della Salute di Sezze”, dove, senza motivo, aveva iniziato ad inveire contro il personale sanitario presente danneggiando suppellettili e strumentazioni varie rendendo così temporaneamente non operativa la struttura di primo soccorso.