SAN FELICE. UNA STELLA DI DAVID E I BAFFI DI HITLER: IMBRATTATO IL BUSTO DELL’EX SINDACO ITALO GEMINI

Italo Gemini
Il busto Italo Gemini in Piazza Gemini

Azione vandalica ai danni del busto dell’ex sindaco di San Felice Italo Gemini: il monumento si trova alla Pineta nell’omonima piazza intitolata all’ex primo cittadino

Una stella di David, un paio di baffi alla Adolf Hitler e una scritta sulla fronte “Hit Me“, dall’inglese “Colpiscimi“.

Più che un gesto antisemita sembra il risultato della mente di un idiota che ha rovinato il busto del compianto primo cittadino sanfeliciano, simbolo di un periodo d’oro della città del Promontorio famoso in tutto il mondo.

Italo Gemini
Italo Gemini tiene un discorso al microfono, al suo fianco è seduto Goffredo Lombardo uno dei più grandi produttori nella storia del cinema italiano

Romano, Presidente dell’Anicagis (dal 1946 al 1980), l’Associazione nazionale industrie cinematografiche audiovisive e multimediali, oggi Anica, Gemini fu eletto sindaco di San Felice nel 1955 con la Democrazia Cristiana: una carica che mantenne fino al 1962 quando si dimise per la bocciatura del piano regolatore della città.

Da tutti, a San Felice, sopratutto dai più anziani, è ricordato come il sindaco di un momento storico fondamentale, avendo posto le premesse alla trasformazione da centro sostanzialmente rurale a luogo urbano e turistico. Proprio perché impegnato in ambito cinematografico, fu la figura di Gemini ad agevolare l’attrazione da parte del mondo dello spettacolo per San Felice. Il suo fu un arco temporale di sviluppo, come del resto in tutto il Paese con il boom economico che incoronava il Bel Paese negli assetti economici e politici mondiali. San Felice divenne una località di villeggiatura alla moda, grazie anche al programma di lavori pubblici da lui promosso – acquedotto, scuole, fognature, strade, cimitero, ecc. – e soprattutto agli inviti che lo stesso Gemini rivolgeva a personaggi del cinema e dello spettacolo a trascorrere le vacanze, accrescendo la pubblicità della città sui rotocalchi e sugli organi d’informazione dell’epoca.

Il parco giochi in Piazza Gemini
Il parco giochi in Piazza Gemini

D’altra parte, già nel dopoguerra, Gemini aveva costituito la “Società esercizi cinematografici Italo Gemini”, di cui fu amministratore unico e tramite la quale ebbe un rapporto di collaborazione e confronto con Giulio Andreotti, all’epoca sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, tanto da offrire il suo contributo alla stesura delle leggi che costituiscono ancora la base per il cinema e il teatro nostrani. Una vita nel segno del cinematografo, iniziata nel 1925 quando acquistò il cinema “Colonna” a Roma per poi, negli anni, arrivare a gestire 18 cinema in tutta la Capitale. Fu lui, peraltro, a ristrutturare l’Albergo Nazionale a Montecitorio che ancora oggi è gestito da suoi parenti.

La scoperta dell’atto di vandalismo ai danni del busto in ricordo di Italo Gemini è stata fatta in queste ore, generando più di qualche indignazione e molto fermento sui social. Scarabocchi strumentalizzati alla carlona e che mescolano il simbolo della civiltà e della religione ebraici per antonomasia – la stella di David -, con i particolari baffi che rimandano al dittatore nazista responsabile della Shoah. Un fatto grave senza dubbio permeato, però, da una certa dose di imbecillità che arriva prima di qualsiasi tipo di ragionamento contro ogni antisemitismo.

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