Il capogruppo de L’Altra Città, Evaristo Silvi, torna sulla questione della gestione della sagra del prosciutto cotto di Cori, tenutasi l’8 ed il 9 ottobre scorso 2022.
“Le nostre interrogazioni non hanno avuto risposta – sottolinea Silvi – Quindi tutte le nostre domande attendono risposte”.
Infatti, solo qualche giorno fa, è stato pubblicato un atto del dirigente che accerta che nelle due giornate dell’ottobre scorso sono stati incassati 8.635,00 euro, e, solo a distanza di 5 mesi, ne vengono versati nelle casse comunali 6.165,00.
“Intanto dobbiamo registrare che, molto probabilmente, l’amministrazione non avrebbe incassato questi soldi se noi non avessimo smosso le acque e non avessimo ripetutamente insistito per fare chiarezza. Ma – continua Silvi – sono ancora molte le zone oscure. Innanzitutto: chi è questo gruppo informale chiamato Viaggi del gusto a Cori che avrebbe gestito l’evento? A che titolo lo avrebbe gestito? A che titolo alcuni fornitori vengono pagati direttamente con i soldi incassati, quando l’evento è stato organizzato dal comune?”.
Infatti, il comune di Cori ha ricevuto per la sagra del prosciutto cotto una concessione di 13.000 euro da LazioCrea, che è servita a pagare i fornitori, ma non tutti, sembrerebbe.
Poi, già da tempo, il sindaco De Lillis e l’assessore all’agricoltura e al bilancio Simonetta Imperia, avevano affermato sulla stampa che la bigliettazione era stata effettuata da una ditta che aveva già rendicontato in modo puntuale, e che “il gruppo informale” aveva tenuto per sé gli incassi per poter realizzare anche la manifestazione per la promozione dell’olio che si è tenuta nel pomeriggio del 7 gennaio di quest’anno.
“Quando si usano soldi pubblici, il sostegno a gruppi spontanei di commercianti, imprese agricole e associazioni deve essere fatto con trasparenza. Quindi ci sarebbe voluto almeno un avviso per invitare tutti i soggetti che potevano essere interessati, invece ci sembra, che sono stati invitati e sostenuti solo gli amici. Per questo continuiamo a chiedere risposte. Se a breve non ci saranno, ci rivolgeremo agli organi superiori”.
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