Chiesto lo scioglimento del Comitato della Coppa del Mondo. Interviene l’ex consigliere comunale Massimo Celebrin: Chi farà luce sulle ombre?
Erano state tra i suoi cavalli di battaglia quando era consigliere comunale a Sabaudia, le domande e le denunce sulla gestione della Coppa del Mondo da parte del Comitato. Ora l’ex consigliere comunale Massimo Celebrin, dopo la votazione dell’assise cittadina per lo scioglimento del Comitato MMXX, ritorna sulla questione e solleva altre domande rimaste inevase.
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“Perché lo scorso 12 agosto è stato chiesto lo scioglimento del Comitato MMXX senza chiedere allo stesso riscontro delle operazioni svolte e da svolgersi?” – si chiede in una nota Celebrin.
“Chi farà chiarezza sul buco contabile riguardante la tappa di Coppa del mondo svoltasi sotto l’amministrazione Gervasi? Come mai alla somma di 1.200.000,00 € dichiarata dal sindaco Gervasi in consiglio comunale, poi lievitata ad oltre 2.000.000, 00 ora ci vogliono altri due milioni di euro per le manifestazioni 2023-2024? È stato presentato un business plan dettagliato per le manifestazioni ancora da svolgersi?”. Perché non sono stati acquistati beni e servizi da poter essere utilizzati anche per gli impegni mancanti?”.
“È stato preferito il noleggio: penso ad apparati voip costati 20.000€, tensostrutture e allestimenti vari costati 125.000 € e così via. Perché la Regione Lazio, in forza ad uno specifico protocollo d’intesa con il Comune di Sabaudia avrebbe dovuto concedere (come si evince dalla D.G.R n 415 del 7 luglio 2020) un contributo economico di € 1.096.000,00 invece il contributo è stato ridotto drasticamente? Per via dell’inchiesta emersa a posteriori o per altre ragioni? Il Sindaco Mosca ha chiesto che venisse saldata la mancanza? Nella prima costituzione del Comitato, questo aveva la possibilità di svolgere tra il 5 e il 10 % della complessa attività di organizzazione, e precisamente recuperare fondi extra comunali da sponsor privati o altri enti mentre il 90 % doveva essere svolto dal Comune con gli enti militari. Non poteva essere questa una soluzione per le manifestazioni 2023-2024?”.
“Insomma – prosegue Celebrin -, si è andati a votare uno scioglimento in tutta fretta senza nessuna procedura di trasparenza, senza relazioni, atti e impegni di spesa. Peraltro, dalla relazione del Caposettore amministrativo è emersa un’incongruenza di 650.000 euro circa erogati dal Comune di Sabaudia a cui non corrisponde alcun impegno di spesa da parte del Comitato”.
“Io, come ex Consigliere, ho fatto fatica a trovare il bandolo della matassa e ora mi chiedo: come mai questo buco contabile non è emerso prima? Perché nessuno se n’era accorto? Quando ci fu la diffida nei miei confronti da parte del general manager Manzo, l’allora presidente dell’associazione Città Nuova, oggi sindaco, chiese dettagli e mi mostrò solidarietà per quello che era accaduto. Perché oggi che governa la città non ha ritenuto opportuno chiarire ogni aspetto finanziario e contabile delle spese di investimento di pertinenza del Comune? La mia non è una caccia alle streghe ma l’ennesima richiesta di trasparenza che è un diritto da garantire al cittadino! La Politica ha il dovere di dare spiegazioni, dovere disatteso dalla precedente amministrazione e in continuità amministrativa anche da questa appena insediatasi”.
“I cittadini si aspettano un rendiconto dettagliato: quanti metri di pontile sono stati acquistati; dove sono stati mantenuti e risposti; quali sono le strutture che sono ancona presenti sul lago, possono essere recuperate e riposizionate in futuro e a quali costi? Ci saranno, come pare, delle penali per la rinuncia alle manifestazioni 2023-2024? A quanto ammontano? Perché non è stato chiesto al Comitato riscontro su quanti atleti e staff hanno partecipato; quanti hanno alloggiato a Sabaudia e la capacità alloggiativa di Sabaudia; quanti hanno alloggiato fuori Comune, visto che c’era un accordo con i Comuni limitrofi; quali Comuni hanno ospitato atleti e se hanno contribuito economicamente a favore del Comune di Sabaudia? Ci sono ancora troppe domande senza risposte”.
“Solo una cosa è certa – conclude l’ex consigliere comunale -: l’operazione Coppa del Mondo continua a fare acqua da tutte le parti e le conseguenze della cattiva gestione ricadranno sulla città e sulla nostra comunità ancora per lungo tempo. Questo non sarebbe mai dovuto accadere!”.