La questione delle scuole di Sabaudia chiuse nel settembre scorso per il Clorpirifos – Metile, pesticida utilizzato in luogo di un disinfettante, è ora più chiara: due consulenti del giudice per l’udienza preliminare Giuseppe Molfese hanno certificato a livello giuridico che le sostanze usate dalla ditta La Rapida 2004 per la disinfezione delle scuole “Giulio Cesare” e “Cencelli” di Sabaudia erano pericolose.
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Che il prodotto utilizzato dalla società di Leonardo Corni non fosse inerte era chiaro sin dai primi malori accusati dagli alunni dal personale dei plessi scolastici durante i primi giorni del nuovo anno scolastico, ma la perizia depositata lo stabilisce mettendolo nero su bianco.
E’stata depositata questa mattina in sede di incidente probatorio la perizia dei due consulenti del giudice per l’udienza preliminare Giuseppe Molfese sulle sostanze utilizzate nella disinfezione delle scuole ‘Giulio Cesare’ e ‘Cencelli’ di Sabaudia che a settembre scorso hanno provocato malori tra bambini e personale dei due plessi.
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All’udienza di oggi per l’incidente probatorio erano presenti l’avvocato Gianni Lauretti per conto del Comune di Sabaudia, ente che intende costituirsi parte civile e l’avvocato della controparte Pasquale Cardillo Cupo. Leonardo Corni, titolare de “La Rapida 2004” risulta indagato per inquinamento ambientale, mutamento dello stato dei luoghi, violazione degli obblighi di vigilanza e controllo sulla sicurezza e igiene sul lavoro circostanze che hanno determinato anche l’interruzione di pubblico servizio.
Per determinare nel merito la portata del pericolo sanitario subìto da studenti e personale scolastico, è stata depositata la perizia richiesta dal pubblico ministero Carlo Lasperanza il quale aveva richiesto consulenze sulle caratteristiche delle sostanze nocive presenti nelle scuole e sugli effetti che il Clorpirifos – Metile può aver provocato nelle persone con cui è entrato in contatto.
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