SABAUDIA, IL BENE CONFISCATO ALLA CRIMINALITÀ TORNA ALL’AGENZIA. PD: “SCELTA CHE NON CI CONVINCE”

Massimi Mignacca
Massimi e Mignacca

Massimi e Mignacca (PD): “La Giunta Mosca riconsegna all’Agenzia per i beni confiscati l’immobile all’angolo tra via Principe Amedeo e Corso Vittorio Emanuele III. Una scelta che non ci convince”

“La Giunta comunale – dichiarano il Segretario del Partito Democratico locale, Luca Mignacca,e il Capogruppo “Dem”, Giancarlo Massimi –  ha deciso di riconsegnare all’Agenzia Nazionale per i Beni confiscati, l’immobile all’angolo tra Via Principe Amedeo e Corso Vittorio Emanuele III, di fronte a Piazza Roma. L’immobile era stato trasferito con Decreto di Destinazione del Direttore dell’Agenzia Nazionale per i Beni Confiscati alla Criminalità Organizzata (ANBSC) del 21.12.2018 sulla base dell’interesse manifestato dalla precedente Giunta Gervasi.  Con Deliberazione del Commissario Straordinario nel 2022 – continuano – l’immobile è stato destinato a fini pubblici sociali. 

Nei mesi scorsi – premettono il Segretario ed il Capogruppo – il Comune di Sabaudia aveva perso un finanziamento regionale per la ristrutturazione di un immobile confiscato nel centro cittadino assieme alla richiesta per la realizzazione della biblioteca della legalità in un altro immobile del centro.

Il motivo della rinuncia – aggiungono – sarebbe riconducibile al cattivo stato manutentivo dell’immobile e alla necessità, per il suo utilizzo, di dover effettuare dei lavori di ristrutturazione interna. Ma la motivazione non convince.

 Il Partito Democratico – affermano – ritiene la scelta sbagliata. Si tratta, infatti, di un bene strategico in un Comune, come quello di Sabaudia, dove gli spazi pubblici non sono fruibili e dove c’è una richiesta da parte dei giovani di utilizzare strutture pubbliche. 

Tra l’altro questa scelta – dichiarano Massimi e Mignacca – appare sostanzialmente in contrasto con quanto scritto dalla Giunta Mosca nel documento unico di programmazione 2024-2026 in cui si richiama l’importanza di “recuperare e attrezzare spazi per attività culturali ed associative, utilizzando anche immobili confiscati alla criminalità”. 

Tutto ciò – sottolineano Segretario e Capogruppo,  mentre le spese per le manifestazioni estive, alcune delle quali di scarso respiro, hanno ad oggi superato i 350 mila euro. Una scelta quanto più incomprensibile anche perchè – aggiungono – l’immobile potrebbe essere inserito, ad esempio, nel programma del “Dopo di Noi”, come ha fatto il Comune di Pontinia, recuperando risorse sui finanziamenti del sociale vista l’importanza di dotare il territorio di strutture a favore delle persone con disabilità”. 

A meno che – concludono i due esponenti politici – la dichiarazione dell’Assessore Tomassetti di un “appartamento in Piazza Roma in corso di assegnazione alla Stazione Locale dei Carabinieri quale alloggio di servizio” – resa nella seduta del Consiglio comunale del 4 luglio scorso in risposta all’interrogazione della minoranza – fosse riferita proprio allo stesso immobile,in tal casocon buona pace di chi ne auspicava l’acquisizione al patrimonio comunale per fini pubblici sociali”.

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