L’ALLARME DI CLAAI ASSIMPRESE: “BANCHE SOLIDE MA POCO CREDITO A PICCOLE IMPRESE”

Ivan Simeone CLAAI Assimprese -
Ivan Simeone, CLAAI Assimprese

“Banche solide ma poco credito alle piccole imprese”, a intervenire l’associazione di categoria CLAAI Assimprese

Apprendiamo con preoccupazione – ha dichiarato Ivan Simeone Direttore della CLAAI Assimprese lazio Sud – l’analisi condotta dall’Ufficio Studi della CGIA di Mestre dello scorso 5 agosto, che -ancora una volta- mette in evidenza come le nostre imprese, maggiormente le piccole ed il modo del terziario, hanno enormi difficoltà di accesso al credito. 

Ormai è sempre lo stesso leitmotiv che, anno dopo anno, si ripropone in statistiche e percentuali ma poche soluzioni.

Questa situazione di criticità, continua Ivan Simeone, viene anche evidenziata dal nostro Sportello del Credito “CLAAI Assimprese” di Latina, che ancora riesce a dare risposte concrete alle imprese associate ma l’aumento dei tassi certamente non agevola le nostre aziende e attività produttive. Ancora si riesce a dare risposte a chi vuole investire o necessita di liquidità, come a coloro che vogliono aprire una nuova attività / Start Up; questo è possibile grazie alle nostre Banche Partner ed a strumenti come l’Artigiancassa o il Microcredito.

Secondo la CGIA l’andamento degli impieghi vivi alle imprese della provincia di Latina, tenendo presente la variazione maggio 2022 – maggio 2023, evidenzia un dato negativo di –1,9% pari a meno 67,9 milioni di euro per le imprese del territorio

Dato certamente non positivo che va ad aggiungersi al posizionamento negativo delle nostre banche, per sostegno alle imprese, a livello europeo. Sempre secondo l’analisi CGIA, “nell’ultimo anno (maggio 2023 sullo stesso mese del 2022) i prestiti bancari alle imprese italiane (società non finanziarie) sono diminuiti del 5% (pari a -33,3 miliardi di euro) e tra i 20 Paesi dell’Eurozona solo Cipro ha registrato un risultato peggiore del nostro. Tra i big, invece, spicca il +7,4% per cento registrato dalla Germania e il +4,5% per cento dalla Francia”.

Mentre le nostre banche (e questo non può che farci piacere e rassicurarci) sono finanziariamente sempre più solide. “Nel 2022 –leggiamo nello studio CGIA- gli istituti di credito del nostro Paese hanno totalizzato, al netto delle imposte, 21,8 miliardi di euro di utili, praticamente 8 miliardi in più rispetto al 2021 (+58 per cento). Questa situazione è stata confermata anche nei primi sei mesi di quest’anno”. 

Quindi Banche solide ma poco sostegno alle piccole realtà imprenditoriali. Troppi paletti. Come sostenere la nostra economia? Le piccole aziende, conclude Ivan Simeone della CLAAI Assimprese, come le attività commerciali e quelle artigiane, sono il polmone dell’economia quotidiana di una Comunità. Bisogna avviare una nuova strategia concertata di sostegno, con ragionamenti comuni Banche – Rappresentanza datoriale. E’ essenziale sostenere le piccole attività di prossimità ed avviare una nuova politica, anche locale, per trovare sempre nuove soluzioni.

Articolo precedente

UBRIACO, SENZA PATENTE E ALLA GUIDA DI UN’AUTO RUBATA: IN ARRESTO 58ENNE A SCAURI

Articolo successivo

SABAUDIA, IL BENE CONFISCATO ALLA CRIMINALITÀ TORNA ALL’AGENZIA. PD: “SCELTA CHE NON CI CONVINCE”

Ultime da Cronaca