SABAUDIA, ESCLUSA DALLA SCUOLA PUR ESSENDO IN GRADUATORIA ATA: RICORRE E VINCE IN TRIBUNALE

Inserita nelle graduatorie ATA di una scuola a Sabaudia, deve ricorrere al Giudice del Lavoro per ottenere ciò che le spetta

Il Giudice del Lavoro del Tribunale di Latina, lo scorso 17 maggio, si è espresso sul ricorso presentato da una 38enne residente a Pontinia la quale, inserita regolarmente nella terza fascia delle graduatorie ATA dell’Istituto Omnicomprensivo “Giulio Cesare” di Sabaudia, si è vista scavalcare per due anni consecutivi da ben 5 persone tra collaboratori scolastici ed assistenti amministrativi che venivano convocati ed assunti dalla Scuola con contratto a tempo determinato pur non essendo inseriti nelle graduatorie ma provenienti da MAD (messa a disposizione), una graduatoria a parte, fanalino di coda, alla quale si attinge nel caso in cui siano esaurite tutte le altre.

La donna inoltrava all’istituto, tramite pec, diverse istanze di accesso agli atti amministrativi per appurare quale fosse stato l’iter seguito per le assunzioni, istanze che stranamente venivano prima rigettate dalla Dirigente e poi rimaste senza risposta.

Queste circostanze hanno reso subito la situazione poco chiara e trasparente per cui la ricorrente,, il 15 luglio 2021, si recava di persona alla sede centrale dell’istituto per mettere al protocollo le sue istanze ricevendo come risposta un diniego dovuto a motivazioni pretestuose che sono state risolte solo dopo l’intervento dei Carabinieri sopraggiunti in seguito alla sua chiamata.

L’aspirante Ata per tutelare i suoi diritti si era rivolta più volte alla Guardia di Finanza di Sabaudia ma, dopo un anno di esposti rimasti senza riscontro e denunce anche alla Procura, decideva, assistita dall’avvocato Tiziana Agostini, di rivolgersi al Giudice del lavoro che ha dato ragione alla ricorrente invalidando il punteggio derivante dal servizio prestato a seguito di stipula dei contratti a tempo determinato.

Un iter faticoso, irto di ostacoli, per una battaglia più che legittima a tutela dei propri diritti calpestati. Sono migliaia ogni anno i candidati che attendono fiduciosi quella chiamata che cambia la vita di intere famiglie con la certezza che le graduatorie alle quali si sono iscritti, inserendo titoli e punteggio, saranno rispettate senza favoritismi e corsie preferenziali.

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