Frode all’assicurazione: con questa accusa è stato condannato il responsabile legale della società apriliana Loas Italia srl
Nota per essere andata in fumo (due capannoni) in un incendio devastante avvenuto nell’agosto del 2020, la società Loas srl torna a far parlare di sé.
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Stavolta, sempre per guai giudiziari, è emerso che, nello scorso luglio, è stato condannato l’allora rappresentate legale, Alberto Barnabei, 75 anni, già imputato con Antonio Martino e Liberato Ciervo in qualità di soci della Loas Italia srl, nel processo scaturito dalle indagini sul rogo per incendio colposo e vari reati ambientali in ordine alla gestione dei rifiuti e allo smaltimento delle acque reflue.
L’accusa per cui Barnabei è stato condannato è quella di frode all’assicurazione verso la quale si era rivolto per ottenere l’indennizzo in seguito al maxi incendio del 9 agosto 2020. Secondo la denuncia presentata dalla compagnia assicurativa il risarcimento è stato più alto rispetto al danno provocato dalle fiamme sui due capannoni carbonizzati. Senza contare che, secondo l’assicurazione denunciante, la firma apposta sulla polizza non sarebbe stata di Barnabei da altro soggetto.
In sostanza tutta la polizza assicurativa sarebbe stata “contaminata”, anche nel nome della società: non più Loas Italia srl, ma Loas srl.
Il processo si è celebrato a Milano, sede della compagnia assicurativa, e ha visto Barnabei, difeso dall’avvocato D’Amico, condannato, nel luglio scorso, alla pena di 2 anni, a fronte della richiesta del Pm che si era fermata a 8 mesi. L’imputato è stato condannato anche a risarcire l’assicurazione.