Dopo l’articolo in merito alla zona La Valle nel Comune di Terracina, dove i residenti convivono da anni con miasmi e puzze provenienti dalle serre che si trovano sotto il Monte Leano, Legambiente, con una nota, ricorda (come aveva riportato anche Latina Tu) di aver presentato un esposto dettagliato nell’agosto di tre anni fa. Pur non essendoci stati passi concreti in seguito alla denuncia, il Circolo Legambiente Terracina “Pisco Montano” ritiene che, non avendo ricevuto nessuna notifica di chiusura dell’indagine, quella rimanga ancora attualissima e in piedi, oltreché, cosa più importante, a disposizione della Procura della Repubblica di Latina dove era stato depositato. Al fine di rinverdire l’azione a tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini, Legambiente ha inviato di nuovo, oggi, con posta certificata, l’esposto al nuovo Procuratore di Latina Dott. Giuseppe De Falco.
“In merito all’oggetto e al perdurare del fenomeno dei roghi sospetti e dei fumi potenzialmente tossici a Terracina vi informiamo che, essendo stati come Circolo Legambiente Terracina “Pisco Montano” con il supporto di Legambiente Lazio, e del suo presidente Roberto Scacchi e del Centro di Azione Giuridica Legambiente Lazio, e del suo Coordinatore Dott. Avv. Diego Aravini, autori di un importante e dettagliato esposto del 14 agosto 2016: vi informiamo che poiché a noi non è stata notificata dalla Procura la chiusura dell’indagine che pertanto resta ancora valida e aperta, abbiamo provveduto a reinoltrare in data odierna l’esposto via PEC al nuovo Procuratore di Latina Dott. Giuseppe De Falco, verificato che l’esposto – ampio e dettagliato e corredato di foto e luoghi – resta valido sia per le zone interessate che per la tipologia degli effetti, mettendoci a disposizione per qualsiasi necessità.
Inoltre abbiamo provveduto a contattare direttamente nei giorni scorsi sia per via telefonica che via PEC il Comando Provinciale dei Carabinieri Forestali di Latina, nella persona del Colonnello Giuseppe Persi e suoi collaboratori, e il Comando Stazione di Terracina, nella persona dell’App.Sc. Federica Francescato, chiedendo anche la formazione di un tavolo di lavoro per comprendere meglio il fenomeno e la sua recrudescenza, probabilmente dovuta anche alla recente modifica di accordi internazionali relativi al ciclo di gestione e smaltimento dei rifiuti plastici in agricoltura, in modo da operare in modo programmatico per prevenire l’allargamento del pericoloso fenomeno.
Riteniamo infatti importante data la gravità e la ripetitività del fenomeno che tende invece che a diradarsi a riacuirsi, costituire un tavolo di emergenza territoriale con tutti gli attori competenti, per confrontarci sulle diverse iniziative da mettere in atto sul territorio anche dal punto di vista preventivo, informativo, educativo e dissuasivo, oltre che per aumentare controlli e sanzioni, sempre auspicabili.
A tale proposito ci rendiamo disponibili come Circolo, come Legambiente Lazio e come Centro di Azione Giuridica Legambiente Lazio, forti anche della nostra competenza in tema di vigilanza sul ciclo di rifiuti ed ecoreati, competenza maturata dalla nostra Associazione purtroppo anche nella Terra dei Fuochi campana, ma anche in qualità di coordinatori della Rete Plastic Free Beaches Terracina, attiva nella prevenzione e nel corretto smaltimento del rifiuto plastico a terra e in mare, e come costituendo raggruppamento di guardie ambientali zoofile Legambiente in Provincia di Latina”.