RINNOVABILI NEL LAZIO, LOMBARDI: OK A LINEE GUIDA SU AREE NON IDONEE

La Regione Lazio ha approvato la delibera dell’Assessorato alla Transizione Ecologica e Trasformazione Digitale che stabilisce le linee guida per individuare le aree non idonee alla realizzazione di impianti alimentati da Fonti Energetiche Rinnovabili (FER) cui si aggiungono specifiche linee di indirizzo di supporto ai Comuni, nell’ambito del rilascio delle autorizzazioni, e per gli operatori del settore per i necessari studi, indagini e valutazioni per gli iter autorizzativi della costruzione o installazione di impianti FER nel Lazio, che saranno approvati con successivo atto amministrativo.

“Si tratta di una delibera che stabilisce una serie di regole e parametri precisi per tre ambiti fondamentali – Ambiente, Paesaggio e Beni Culturali, Agricoltura – classificando la compatibilità degli impianti FER in base alla loro tipologia e dimensione (impianti fotovoltaici, solari termici, eolici, solari termodinamici, idroelettrici di piccola dimensione o a biomasse) e al grado di pregio dell’ambito interessato, coerentemente con quanto già disposto dalla normativa nazionale e regionale, come ad esempio il Piano Territoriale e Paesaggistico Regionale (PTPR). – spiega Roberta Lombardi, assessora regionale alla Transizione Ecologica e Trasformazione Digitale – Con questo insieme di criteri perseguiamo quindi un triplice obiettivo: tutelare le economie locali, le eccellenze e bellezze dei nostri territori; dare ai Comuni e agli operatori del settore delle rinnovabili la certezza su dove poter investire, in maniera semplificata, e dove no, senza inutili perdite di tempo; contribuire al conseguimento dell’obiettivo di sviluppo delle fonti rinnovabili al 2030 nell’ambito degli obiettivi nazionali del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC). Un provvedimento chiave quindi per il più ampio processo di transizione ecologica del Lazio, i cui prossimi passi saranno: l’adozione del nuovo Piano Energetico Regionale (PER), dopo la verifica di assoggettabilità a Valutazione Ambientale Strategica (VAS), e la legge regionale sulle Semplificazioni Amministrative per le installazioni sulle aree idonee, non appena arriverà il relativo decreto del Ministero della Transizione Ecologica”, conclude Lombardi.

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