La situazione dei rifiuti in provincia di Latina non si sblocca tra ultimatum regionali e attendismi dei sindaci della provincia. Intanto spunta una lettera che potrebbe cambiare la geografia dei rifiuti
Secondo quanto riportato da Il Fatto, nell’edizione odierna, Ama Spa, la società in house che gestisce per conto di Roma Capitale (socio unico della società) la raccolta, il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, avrebbe già avviato le trattative per l’acquisto del Tmb di Aprilia controllata da Rida Ambiente di Fabio Altissimi.
Secondo il quotidiano, a testimoniarlo c’è una lettera firmata dal presidente di Ama Spa, Stefano Zaghis.
Intanto sul fronte caldo dell’impiantistica in provincia, vige ancora l’ordinanza con cui Zingaretti ha intimato agli amministratori pontini di fornire il progetto che chiusa il ciclo dei rifiuti nel territorio pontino: un piano impiantistico ai fini dell’autosufficienza in termini di trattamento, trasferenza e smaltimento in cui ci si impegni a realizzare una rete integrata e adeguata di impianti.
Addirittura, l’Assessore ai Rifiuti di Regione Lazio Massimiliano Valeriani ha dichiarato che, se non si dovesse sbloccare la situazione, dopo il naufragio delle decisioni prese dalla Conferenza dei Sindaci pontini, che ha visto il niet dei siti prescelti (Borgo San Michele a Latina e Fondi) da parte dei consigli comunali di Latina e Fondi, è determinato a evidenziare l’attendismo dei sindaci pontini persino alla Procura della Repubblica.
Insomma, nel mondo dei rifiuti pontini e laziali tira aria di tempesta, anche in ragione dello stop ai conferimenti nella discarica di Roccasecca e del provvedimento della magistratura capitolina che ha posto agli arresti domiciliari il patron delle discariche laziali Valter Lozza.