Latina: scontava la pena in regime di affidamento in prova. Gli vengono revocati i benefici e la Squadra Mobile lo arresta
Nella mattinata odierna i poliziotti della Squadra Mobile hanno tratto in arresto Paolo Baldascini, 36enne di Latina, pregiudicato, in esecuzione al provvedimento di espiazione di pena detentiva emesso dalla Procura della Repubblica di Latina originato dalla revoca del beneficio dell’affidamento in prova, misura alternativa alla detenzione.
Il provvedimento è scaturito da quanto stabilito dal Tribunale di Sorveglianza di Roma, che ha revocato la misura alternativa alla detenzione in corso, stabilendo per il condannato l’espiazione in regime di detenzione della pena residua di 1 anno 3 mesi e 29 giorni. Qualche mese fa, infatti, Baldascini è stato sorpreso dai Carabinieri di Latina a scambiarsi cocaina con un suo famigliare, al che è scattata la segnalazione all’autorità amministrativa che gli ha causato, ora, il carcere. In questi mesi, era stato assunto in una pizzeria proprio per l’affidamento in prova.
L’uomo, noto agli investigatori per i suoi trascorsi giudiziari, nel corso degli anni si è reso responsabile di diversi reati inerenti gli stupefacenti. Inoltre, nel 2008 venne arrestato per omicidio preterintenzionale durante una lite dovuta ad un debito di droga. Nel 2008, infatti, Baldascini massacrò di botte Giorgio Soldi per un debito di droga: condannato in appello a sette anni di carcere con una pena ridotta di un terzo rispetto a quella di primo grado; in seguito la Corte di Cassazione confermò.
L’allora 27enne Paolo Baldascini, già pregiudicato all’epoca, è appartenente ad una famiglia da sempre considerata vicina al clan dei Casalesi, ossia alla consorteria retta da Ettore Mendico detto “Bertoldo” (impiantata a Castelforte e SS. Cosma e Damiano), condannato nel processo Anni ’90 (quello iniziato dalla denuncia, poi ritrattata in Aula, di Antonio Ciarelli). Anche Matteo (il padre di Paolo) e Mario Baldascini furono condannati insieme al boss Mendico, considerati la vera guardiania dei Casalesi a “Latina città” dalla metà degli anni Novanta.
Ad ogni modo, tornando all’episodio per cui Paolo Baldascini è ascritto alla storia balorda della città, Giorgio Soldi morì dopo quasi una settimana di agonia, dopo essere stato picchiato e lasciato a terra come un cane in Piazza della Libertà nella notte tra il 19 e il 20 luglio 2008.
Baldascini fu indagato per l’aggressione ma fuggì per costituirsi qualche giorno dopo, presentandosi in Questura a Latina accompagnato dal suo legale.
Oggi, Baldascini, il più giovane della nota famiglia, prelevato dalla sua abitazione in strada Casal delle Palme (vicino Borgo Carso), è stato arrestato di nuovo e, come scrive nella nota la Questura di Latina, “al termine delle formalità di rito l’arrestato è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Latina”. Un passato che ritorna e che purtroppo non si può dimenticare.