La Asl di Latina, con una nota, interviene sulla Rete dell’Infarto. Nelle ultime ore le critiche da parte del consigliere regionale Giuseppe Simeone e del senatore Claudio Fazzone, entrambi esponenti di Forza Italia
“La “rete dell’infarto” della ASL di Latina rappresenta un’eccellenza nel panorama italiano, e si fonda su una forte sinergia tra i mezzi di emergenza dell’ARES 118 e i reparti di UTIC/Emodinamica degli Ospedali S. Maria Goretti di Latina e Dono Svizzero di Formia, al fine di ridurre i tempi dalla presa in carico del paziente all’inizio del trattamento di angioplastica.
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Questa organizzazione ha consentito nel 2021 di trattare complessivamente 603 casi di infarto miocardico acuto (IMA) con procedura di angioplastica primaria di cui il 63.9% entro 90 minuti dall’accesso.
La rete nel sud pontino è stata rinforzata, con l’estensione dell’attività h24 del reparto di Emodinamica di Formia, permettendo un incremento dei casi da 85 del 2020 ai 180 casi del 2021.
L’ottima funzionalità della rete e il collegamento diretto tra 118 e Ospedali, è pienamente coerente con quanto previsto nel Piano della Rete di Emergenza Cardiologica della Regione Lazio (giugno 2022) ed ha dimostrato la sua piena efficacia come si evince dall’elevata percentuale di assistiti con IMA, superiore al 77%, soccorsi e trasportati con i mezzi del 118.
Sin dall’attivazione nel 2012, tale rete si è avvalsa di un sistema di trasmissione diretta degli elettrocardiogrammi, eseguiti dal personale del 118 sul paziente a domicilio o sul mezzo di soccorso, e l’invio alla stazione ricevente della UOC di Emodinamica/UTIC dell’Ospedale S. Maria Goretti, e attraverso la medesima piattaforma contestualmente alla CO 118 di Latina, che funge da esclusivamente da back-up in caso di necessità, senza aggiungere alcun passaggio ulteriore e senza intervenire nella relazione diretta fra i mezzi e la UOC di Emodinamica dell’Ospedale S. Maria Goretti, in perfetta continuità con quanto avveniva in precedenza”.
Lo spiega, in una nota, la Asl di Latina.