Medici che consentirono a Luigi Capasso di ottenere la sua pistola: rinviati a giudizio del Giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina
Accusati di omicidio colposo, i due medici Quintilio Facchini e Chiara Verdone, quest’ultima lmedico militare alla a Velletri, dovranno affrontare il processo a partire dal 16 marzo 2023. Così ha deciso il Gup del Tribunale di Latina Mario La Rosa. Responsabile civile la Asl di Latina.
Come noto, si tratta del caso del carabiniere Luigi Capasso il quale, il 28 febbraio 2018, a Le Castella, a Cisterna di Latina, uccise le due figlie dell’età rispettivamente di 9, Martina, e 13 anni, Alessia. A quel folle quanto terribile piano criminale sopravvisse miracolosamente la moglie Antonietta Gargiulo, accusata senza fondamento dal Capasso di tradirlo ripetutamente (la loro relazione si era conclusa da tempo). Capasso, dopo aver ucciso le figlie e ferito la moglie, si suicidò.
Per quei fatti, peraltro, Antonietta Gargiulo ha denunciato anche quattro tra Carabinieri e poliziotti che si occuparono del caso. Prevista sempre a maggio, il 30, la sua opposizione all’archiviazione.
Tornando ai due medici Verdone e Facchini, l’accusa, secondo gli inquirenti, è che avrebbero agevolato la restituzione della pistola di ordinanza all’allora Carabinieri Capasso, redigendo due referti favorevoli. Antonietta Gargiulo, nel processo davanti al giudice monocratico, si costituirà parte civile.