Sorpresi a truffare anziani del capoluogo, dalla Campania fino a Latina per mettere in atto l’azione delittuosa: condanna definitiva
La Corte di Cassazione ha reso definitive le pene per i due truffatori Vincenzo Esposito (24 anni) e Ciro Marangio (44 anni). Lo scoso ottobre 2024, la Corte di Appello di Roma, in parziale riforma della sentenza del Gup del Tribunale di Latina, previo assorbimento del reato di truffa in quello di rapina, ha
rideterminato per ciascuno degli imputati la pena in ordine ai reati di concorso in rapina aggravata, resistenza e lesioni, ritenendo, quanto al Marangio il concorso anomalo nella rapina.
Ad aprile 2023, fu il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Giorgia Castriota (successivamente arrestata per i noti fatti che l’hanno coinvolta), a ascoltare, nell’ambito dell’interrogatorio di garanzia, i due uomini arrestati nella giornata del 31 marzo dello stesso anno. Il Gip Castriota aveva convalidato gli arresti e confermato il carcere per i due uomini. Uno di loro, Vincenzo Esposito, aveva ammesso gli addebiti e sostenuto di essere dispiaciuto per la donna novantenne che, oltreché truffata, è caduta a terra dopo che le avevano rubato i soldi.
I due uomini furono bloccati dalla Squadra Mobile di Latina, in una operazione lampo: si trattava di trasfertisti della truffa che, dopo un inseguimento avvenuto su Via del Lido che aveva destato attenzione anche da parte di ignari cittadini, erano stati acciuffati.
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Gli uomini della Questura di Latina avevano fermato entrambi i soggetti che, provenendo dalla Campania, stavano mettendo in atto le truffe agli anziani le quali, sempre più spesso, sono entrate nella cronaca di tutti i giorni. I due uomini erano stati bloccati sulla loro auto all’inizio di Via del Lido, per poi essere condotti nelle camere di sicurezza della Questura a disposizione dell’autorità giudiziaria.
In particolare, ad essere raggirata una coppia, marito e moglie novantenni, a cui i malfattori avevano detto che il figlio stava per essere arrestato e che servivano circa 4mila euro. I poliziotti erano intervenuti appena in tempo che i due campani avessero preso la fuga. Soccorsa la donna anziana che era stata trovata per terra in seguito alla resistenza della stessa a cui i due napoletani avevano rubato i soldi, oltre 3mila euro.
A dare manforte ai due campani anche un complice che aveva tempestato di telefonate il figlio della coppia così da non poter chiamare i suoi anziani genitori e impedire agli stessi di telefonare a loro volta al figlio per verificare se fosse stato vero che sarebbe stato arrestato se non avessero pagato i soldi.