QUALITÀ DELLA VITA, LATINA E PROVINCIA ANCORA PIÙ IN CALO: 87ESIMA POSIZIONE. MALE “AMBIENTE E SERVIZI”

La 34ª indagine del Sole 24 Ore vede la prima volta di Udine in testa alla classifica generale, seguita da Bologna e da Trento. Latina all’87esimo posto

La provincia di Latina perde sette posizioni rispetto all’anno scorso e si piazza 87esima su 107 province. Nelle sei classifche in ordine ai macro gruppi ecco come si comporta la provincia di Latina: 80esima per ricchezza e consumi; 46esima per affari e lavoro, perdendo però ben 18 posizioni dal 2022; sempre al 90 esimo posto per giustizia e sicurezza; 62esima per demografia e società; 79esima per cultura e tempo libera; infine, il risultato più allarmante: al centesimo posto per ambiente e servizi. Tra i sottoindicatori nel macrogruppo “ambiente e servizi”, spicca il 105esimo posto per farmacie e il 104esimo nell’ecosistema urbano (qualità dell’aria, rifiuti, reti idriche, consumo di suolo).

Nel macrogruppo “ricchezza e consumi”, delude la capacità d’impresa: 98esimo posto per startup innovative.

Sono novanta gli indicatori in sei gruppi. Anche quest’anno l’indagine della Qualità della vita del Sole 24 Ore prende in esame 90 indicatori, suddivisi nelle sei macrocategorie tematiche (ciascuna composta da 15 indicatori) che accompagnano l’indagine dal 1990: ricchezza e consumi; affari e lavoro; ambiente e servizi; demografia, società e salute; giustizia e sicurezza; cultura e tempo libero.

L’aumento da 42 a 90 indicatori, proposto già dal 2019, consente di misurare molti aspetti del benessere. Gli indicatori sono tutti certificati, forniti al Sole 24 Ore da fonti ufficiali, istituzioni e istituti di ricerca (come il ministero dell’Interno o della Giustizia, Istat, Inps, Agcom, Siae e Banca d’Italia; oppure forniti alla redazione da realtà certificate, tra cui Scenari immobiliari, Crif, Cribis, Prometeia, Iqvia, Tagliacarne e Infocamere).

Il punteggio da mille a zero. Per ciascuno dei 90 indicatori, mille punti vengono dati alla provincia con il valore migliore e zero punti a quella con il peggiore. Il punteggio per le altre province si distribuisce in funzione della distanza rispetto agli estremi (1000 e 0). In seguito, per ciascuna delle sei macro-categorie di settore, si individua una graduatoria determinata dal punteggio medio riportato nei 15 indicatori, ciascuno pesato in modo uguale all’altro (1/90).

Infine, la classifica finale è costruita in base alla media aritmetica semplice delle sei graduatorie di settore.

I dati aggiornati al 2023. L’indagine della Qualità della vita, pubblicata sempre alla fine dell’anno in corso, prende in esame i dati consolidati relativi ai 12 mesi precedenti. Alcuni parametri, però, sono aggiornati al 2023 (a metà anno, se non addirittura a novembre) con l’obiettivo di tenere conto degli effetti degli eventi e dei cambiamenti che hanno scandito l’anno in corso. In alcuni ambiti, infatti, le performance dell’anno scorso sarebbero risultate superate dai fatti e avrebbero restituito una fotografia ormai invecchiata rispetto all’attualità. Così, nell’indagine di quest’anno si contano 46 parametri aggiornati al 2022 e ben 36 al 2023.

Gli indici sintetici. Nell’indagine sono presenti una dieci “indici sintetici” pubblicati nel corso dell’anno, che a loro volta cioè aggregano più parametri in modo tematico, elaborati da istituti terzi o direttamente dal Sole 24 Ore.

Tra questi, ad esempio, l’Indice di sportività di PtsClas, Ecosistema urbano di Legambiente, l’indice delle “Amministrazioni digital”», elaborato da Fpa e i “nuovi” indici elaborati dal Sole 24 Ore (l’indice del clima e gli indici della Qualità della vita di bambini, giovani e anziani e delle donne).

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