Osvaldo Agresti (Promessa per Itri) sulla caduta dell’amministrazione: “Mai si era assistito ad una simile dimostrazione di inadeguatezza della nostra classe politica”
“II 25 marzo si è tenuto il consiglio comunale per I’approvazione del bilancio, ma forse dovremmo dire che si è tenuto il consiglio comunale della vergogna. Mai si era assistito ad una simile dimostrazione di inadeguatezza della nostra classe politica. Se però sotto il profilo politico siamo piuttosto abituati, è sotto il profilo umano che abbiamo visto toccare il fondo. Consentiteci di esprimere da subito la nostra solidarietà a Giovanni Agresti, prima di essere sindaco e politico è innanzitutto un uomo, un padre di famiglia e meriterebbe, come tutti, rispetto e sensibilità soprattutto in considerazione degli eventi che hanno gravato sulla sua vita.
Durante il consiglio comunale abbiamo assistito a diversi interventi che apparentemente, ma solo apparentemente, hanno dimostrato solidarietà e vicinanza al sindaco, ma col passare del tempo si è andati oltre, come nel caso del consigliere Fargiorgio che si è dilungato oltremodo nei tempi e nei contenuti, la sensazione, neanche troppo velata, è che fosse solo il pretesto per arrivare alla resa dei conti dopo la sconfitta elettorale.
Dopo Fargiorgio è stato il turno della Palazzo a rivolgersi al sindaco in modo preoccupato, di solito perché quando si tiene a una persona, la si protegge e non la si mette al centro dell’attenzione per quasi tutto il tempo dell’intervento. L’azione più, becera di tutte però è stata portare il sindaco in consiglio nella speranza di spuntarla, anche questa volta, in perfetto stile Forza Italia che, pur di non rischiare di cadere, ha esposto un uomo con le sue fragilità ad un’assise che rimarrà negli annali per la vergogna suscitata nella cittadinanza.
Si è addirittura arrivati a citare la figlia del sindaco che è persona estranea ad ogni gioco politico, insomma hanno invaso la sfera personale e familiare di un uomo in una fase delicata della sua vita.
Noi ci chiediamo quale sia stato il senso di tutto ciò e crediamo che, a parti invertite, non sarebbe andata in questo modo. Una brutta pagina per Itri e per la dignità della sua comunità.
Rimane da chiedersi se c’e ancora dignità dunque nella nostra classe politica. II rispetto per le persone viene ancora prima degli interessi personali o di partito? Esiste ancora l’etica? Siamo sicuri che ad Itri parliamo ancora di politica?
Di certo non è la nostra politica ed è per questo che abbiamo dato mandato a Francesco Bedendo di votare contro, in linea con quelli che sono sempre stati i principi di Promessa per Itri, contrari sia alla linea di Facciamo Futuro che a quella di Ripartiamo con Giovanni Agresti Sindaco.
Sono ormai anni che il palazzo usa la popolazione per arrivare ai suoi scopi: progetti da 9 milioni di euro, personaggi che fanno soldi con i beni pubblici (quelli che non si possono vendere e non possono essere usati per trarne profitto: l’acqua) e tengono in scacco diverse famiglie, senza che amministrazioni succedutesi nel tempo, siano intervenute come ci si aspetterebbe in questi casi.
Non dimentichiamoci del cimitero comunale, un’altra indecenza all’itrana, oppure, non ultimo, il dissesto idrogeologico dei Campiglioni che con una seria politica contro gli incendi poteva essere evitato.
Questo bisognerebbe chiedersi, perché questa classe pseudo politica non dà mai la sensazione di pensare al bene comune? Perché quando c’e bisogno non interviene mai in modo concreto a favore dei cittadini? Direte voi che lo fa, magari a vantaggio di pochi cittadini ma lo fa!
L’emblema dell’operato di questa classe politica però è tutto racchiuso nell’intervento della consigliera Palazzo, la quale si è resa conto che le piazze itrane sono zone d’ombra e che c’e bisogno di intervenire subito. Noi siamo assolutamente d’accordo, ma vorremmo chiedere alla Palazzo dov’era lei in quest’ultimo ventennio? Come giustamente Fargiorgio ha detto in consiglio “cambiando l’ordine dei fattori il prodotto non cambia”!
Ecco bravi, cambiamo i fattori, andate a casa e lasciate spazio alla politica per la gente, quella che vuole evitare che dei ragazzini vadano a scuola in un fosso attraversato da un torrente, quella che vuole evitare che il dissesto idrogeologico scaraventi le famiglie fuori dalle proprie abitazioni (nel migliore dei casi), quella che vuole ascoltare le mamme dei bambini che vanno a scuola in strutture fatiscenti (appositamente rese fatiscenti per giustificare la costruzione della scuola a Rivoli), quelle che portano i figli all’asilo nido dove non c’e neanche un po’ di verde, un po’ di prato per far giocare i bambini.
La politica che vuole aiutare gli anziani ad avere sempre più servizi sanitari nel loro comune di residenza e non di vederli diminuire oltre il limite minimo dell’assistenza. La politica che vuole ideare un sistema diverso di raccolta differenziata per risparmiare centinaia di migliaia di euro che potrebbero essere reinvestiti sul sociale e strutture per i giovani. La politica che vorrebbe vedere Itri valorizzare veramente l’oliva itrana e non solo attraverso sagre o concorsi vari.
Noi abbiamo un sogno: vorremmo vedere Itri tornare a vivere veramente, vorremmo che i nostri giovani vedessero in questo luogo delle potenzialità e non il luogo del cuore da abbandonare perché i signorotti del paese sono decenni che vivono nel palazzo senza scendere mai veramente in strada.
Promessa per Itri è una realtà, è una idea che non si è spenta nonostante i tradimenti e vuole essere il mezzo vero dei cittadini per tutelare il bene comune, cioé il bene di tutti i 10.371 abitanti (dati Istat2 021, compreso i “fattori” che abbiamo in consiglio), per questo motivo ci rivolgiamo ai cittadini: operiamo insieme per un futuro migliore, il nostro futuro e quello dei nostri figli.
Insieme potremo fare qualcosa per la nostra Itri, insieme possiamo cambiarla, insieme a tutti coloro che vedono la politica come noi, semplici cittadini, partiti o associazioni che siano”.
Lo dichiara, in una nota, l’esponente politico Osvaldo Agresti (Promessa per Itri).