PROCESSO A GUSTAVO BARDELLINO: AMMESSA LA COSTITUZIONE DI PARTE CIVILE DI VANESA RODRIGUEZ

Vanesa Rodriguez, dopo l'aggressione subita il 21 gennaio 2019 al ristorante "Veneziano" a Formia
Vanesa Rodriguez, dopo l'aggressione subita il 21 gennaio 2019 al ristorante "Veneziano" a Formia

Si è svolta la prima udienza che vede sul banco degli imputati Gustavo Bardellino per lesioni e stalking nei confronti di Vanesa Rodriguez

Il tribunale di Cassino

La prima udienza al Tribunale di Cassino avrebbe dovuto tenersi a giugno ma era stata rinviata per l’assenza del giudice, la dottoressa Alessandra Casinelli.
A oltre un anno di distanza dai fatti contestati avvenuti a Formia, si è svolta la prima udienza: il 30 gennaio scorso. L’episodio da cui sono scaturiti i capi di imputazione per lesioni e stalking nei confronti di Gustavo Bardellino, il nipote del fondatore del Clan dei Casalesi, risale, infatti, al 20 gennaio 2019 quando la 33enne Vanesa Rodriguez, ex fidanzata dell’uomo, fu interrogata dagli agenti di polizia a seguito di una segnalazione dell’avvenuta aggressione. La Rodriguez  fu ascoltata al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Formia, dove era stata condotta dopo essere stata colpita al volto perdendo coscienza. In quel momento, come riportava una nota della Questura di Latina, la donna non fu in grado di identificare l’autore del fatto, il quale avrebbe peraltro proferito al suo indirizzo la frase: “Te ne devi andare da Formia“.

La diagnosi per la donna, a seguito delle cure al pronto soccorso, fu di frattura scomposta in più punti con 41 giorni di prognosi e la conseguenza di doversi sottoporre ad un delicato intervento di chirurgia maxillo facciale. La donna, che vive a Formia come il suo ex Gustavo Bardellino, riportò la rottura della mandibola a cui seguirono un intervento di ricostruzione dell’orbita oculare e l’innesto di placche in titanio: un’operazione complessiva che durò quasi 5 ore.

veneziano
Il ristorante “Veneziano”

Bardellino fu arrestato a marzo ma, ad aprile, fu rimesso in libertà dal Tribunale del Riesame di Roma che gli tolse tutte le misure restrittive come il braccialetto di sorveglianza. Una decisione dei giudici del Riesame basata anche sulle testimonianze fornite da almeno due persone presenti la sera dell’aggressione all’interno del ristorante “Veneziano” di Formia, e che si trovavano in compagnia proprio della vittima Vanesa Rodriguez. Testimonianze che, però, secondo la donna sarebbero false tanto da averla indotta a denunciarle per falsa testimonianza, compresa una terza donna.

Ad ogni modo, il 30 gennaio scorso, la prima udienza ha significato per la Rodriguez, difesa dall’avvocato del foro di Santa Maria Capua Vetere Francesco Balivo, l’ammissione dei mezzi di prova, con la costituzione di parte civile più le fotografie dell’aggressione, i certificati medici e la lista delle persone che testimonieranno.

Vanessa Rodriguez
Vanesa Rodriguez Rivero dopo l’intervento al volto per ridurre fratture e lesioni

Nel corso dell’udienza, la Rodriguez non ha solo ripercorso l’episodio della brutale aggressione all’interno del ristorante Veneziano nel quartiere di Mola a Formia, ma ha spiegato l’evoluzione di violenza che ha caratterizzato la sua storia con Bardellino, specificando molteplici episodi specifici che l’hanno vista vittima, e che ora vengono contestati a Bardellino col 612 bis del codice penale (stalking).

Ad oggi, la Rodriguez vive una situazione di restrizione sociale a Formia, per paura non esce di casa se non accompagnata dalla madre: ha subito un riverbero sostanziale nelle sue abitudini di vita e ha timore anche per alcuni episodi minori avvenuti da quando ha presentato denuncia nei confronti del suo ex, come quando ha incontrato Gustavo Bardellino dopo la vicenda che li vede coinvolti.

La donna, in udienza, ha spiegato anche che nel corso della loro relazione, Bardellino le avrebbe fatto fare alcuni finanziamenti che poi non sarebbero stati onorati. È per tale ragione che la donna, che sostiene di aver subito più episodi di violenza, non avrebbe denunciato prima del culmine brutale concretizzato nell’aggressione del gennaio 2019, nella speranza che i debiti fossero stati corrisposti dal suo ex.

Nella prossima udienza, che si terrà ad aprile, verranno ascoltati gli operanti della polizia giudiziaria che hanno svolto le indagini e, molto probabilmente, la madre di Vanesa Rodriguez.

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