Un deputato di Fratelli d’Italia chiede la Revoca del mandato di Musolino e lo scioglimento dell’Autorità di Sistema Portuale di Civitavecchia
A fare la richiesta al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti è il deputato di Fratelli d’Italia, Andrea Volpi, il quale ha presentato un’interrogazione a risposta scritta, enumerando le criticità della gestione dell’autorità che ha in capo anche il porto di Gaeta.
Nel mirino del deputato meloniano l’Autorità di Sistema Portuale di Civitavecchia e soprattutto il suo Presidente Pino Musolino, di cui si chiede la cacciata.
Nell’interrogazione viene rilevata la situazione finanziaria di crisi dell’autorità, richiamando la relazione della magistratura contabile risalente al febbraio 2022. La Procura regionale della Corte dei Conti, peraltro, sta indagando anche sui costi di gestione dell’autorità, in particolare sugli emolumenti al personale.
L’atto parlamentare stigmatizza, poi, la riorganizzazione dell’autorità portuale “che prevede un taglio di 19 unità (9 posizioni dirigenziali, su 13 esistenti, e di 10 posizioni intermedie) a fronte di una dotazione organica approvata dal Ministero vigilante il 6 febbraio 2018”. Tagli che secondo il parlamentare sono da censurare poiché, ormai, i traffici nel porto di Civitavecchia sono tornati a livelli pre-pandemici. Lo stesso deputato sottolinea lo “stato di confusione che sembra governare la gestione dell’ente e del personale”, in relazione alla Port Mobility. Il richiamo è alla sentenza del Consiglio di Stato che a gennaio scorso ha bacchettato l’operato dell’ente imponendogli “l’affidamento del servizio in questione entro e non oltre 3 mesi dalla pubblicazione della sentenza”.
Volpi chiede al ministro dei trasporti Matteo Salvini per sapere “quali iniziative di competenza intenda adottare al fine di monitorare le vertenze in oggetto, con l’obiettivo di preservare i livelli occupazionali, nonché di assicurare la realizzazione delle opere previste nel Pnrr per il porto di Civitavecchia”. Lo stesso deputato suggerisce l’insediamento di “una commissione ispettiva” oppure, “viste le gravi irregolarità riscontrate dalla Corte dei conti e dal Consiglio di Stato, anche a carico dei vertici attuali”, la revoca del mandato di Musolino e lo scioglimento del Comitato di gestione.