In Commissione Ambiente del Comune di Sabaudia lo scorso giovedì 18 aprile Ennio Zaottini è stato chiaro sul progetto di ampliamento del Porto di Anzio. Secondo l’Assessore all’Ambiente nuove strutture che si sporgono sul mare finirebbero per accentuare una situazione già instabile e aumenterebbero il fenomeno dell’erosione costiera. L’ex Responsabile della sezione provinciale di Latina dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente (ARPA) ricorda, inoltre, come al momento non risulta ci siano altri studi di Valutazione d’Impatto Ambientale predisposti al fine di scongiurare che la modifica del trasporto di sedimenti lungo la costa comprometta irrimediabilmente la funzionalità difensiva dei fondali. Tradotto in parole semplici: la realizzazione del Nuovo Porto di Anzio, in mancanza della progettazione e della predisposizione di nuovi strumenti difensivi sui fondali, finirebbe per mettere ad alto rischio tutto il litorale pontino.
APPELLO ALLA COLLABORAZIONE A DIFESA DELLA COSTA
L’Amministrazione ha espresso la volontà di continuare con altri accertamenti scientifici anche alla luce di nuovi studi universitari che vadano ad integrare quelli esistenti. A difesa della costa la Giunta Gervasi reitera, come peraltro ribadito da più parti al seminario sulla tutela della costa che si è svolto martedì scorso a Latina presso l’Università La Sapienza, la proposta di una stretta e proficua collaborazione tra tutti gli Enti coinvolti, a partire dall’Ente Parco Nazionale del Circeo fino ai Comuni di Latina, Terracina, San Felice Circeo e Nettuno.
Un protocollo richiamato anche dalla consigliera Gaia Pernarella, presente al seminario tenuto a La Sapienza martedì 16 aprile: “Il recente protocollo d’intesa tra Regione, Parco del Circeo e Comuni di Latina e Sabaudia, che l’Ente regionale intende estendere quanto prima ai comuni costieri laziali, e che tra l’altro prevede il riutilizzo delle sabbie ottenute dal dragaggio, a mio modo di vedere è il segnale tangibile di un’inversione di tendenza che continuerò a stimolare. E che nei prossimi anni, oltre a poter dare il via a nuove e sostenibili attività economiche, auspico saprà ridare dignità a tutto il nostro litorale – evidenziando inoltre che nel suo intervento presso l’Università – Atti alla mano e grazie agli anni di attività ispettiva e legislativa come Consigliere regionale, ho ribadito che le fallimentari politiche condotte dalla governance regionale su un territorio complesso e fragile quale è quello laziale, e in particolare pontino, ma allo stesso tempo ricco di pregio ambientale e naturalistico. E ancora, come è necessario un maggiore dialogo tra chi porta avanti il difficile lavoro di ricerca e studio e chi deve attuare politiche indirizzate al progresso. Allo stesso tempo non ho potuto fare a meno di sottolineare come ancora oggi la legge regionale, la 53/98, dedica al tema dell’erosione costiera un capitolo fin troppo marginale, significativo di una sensibilità non ancora sviluppata negli anni ‘90“.
IMPIANTO RAEE A COLLE D’ALBA DI LEVANTE
In riferimento al progetto di costruzione di un Impianto per il trattamento Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE) a Via Colle d’Alba di Levante (Borgo San Donato) autorizzato dalla Provincia di Latina, a cui il Comune di Sabaudia si è opposto, in ragione del caso sollevato da Latina Tu, è stata resa nota la data della prossima Conferenza dei Servizi. L’Ente Provincia ha infatti convocato per il 30 aprile tutti i soggetti interessati dall’eventuale realizzazione dell’opera.
Infine, la Presidente della Commissione Ambiente Francesca Avagliano ha informato i consiglieri presenti sul fatto che sono in corso di definizione le linee guida per la manutenzione del verde pubblico.