L’Associazione Turistica Pro Loco di Ponza scrive al Prefetto: l’aliscafo di Laziomar sia messo a disposizione dei cittadini di Ponza in caso di emergenze
Il Presidente della Pro Loco di Ponza ha scritto una lettera indirizzata al Prefetto di Latina Maria Rosa Trio in ragione della decisione assunta dal sindaco isolano Franco Ferraiuolo che ha intesto sospendere, per l’emergenza Covd-19, il collegamento giornaliero Ponza-Formia tramite il mezzo veloce, ossia l’aliscafo di Laziomar la società che ha in gestione il trasporto marittimo.
Nella lettera, che pubblichiamo di seguito, Aprea ritiene che la decisione del Sindaco sia stata giusta considerata la pandemia da Covid-19 in atto, se non fosse che Laziomar ha deciso di porre l’unità veloce in disarmo e trasferirla nel porto di Napoli, in modo da risparmiare sui costi gestionali. Una circostanza che, secondo Aprea, mette a rischio la salute dei cittadini isolani nel caso in cui dovessero verificarsi casi di contagio tali da richiedere spostamenti di persone in un nosocomio sulla terraferma.
“Ci appare indispensabile – scrive Aprea rivolgendosi al Prefetto – proprio in una fase di emergenza senza precedenti come quella che stiamo vivendo, convogliare gli sforzi di tutti gli attori istituzionali e della società civile, per una unicità di obiettivi comuni e così poter gestire al meglio la situazione.
Il Comune di Ponza, ha inteso limitare gli accessi all’isola, chiedendo alla società di navigazione Laziomar di sospendere temporaneamente il collegamento giornaliero con il mezzo veloce (aliscafo) da Ponza a Formia e viceversa e riteniamo sia una ottima iniziativa, stante la situazione di grave emergenza. Siamo venuti a conoscenza del fatto che l’unità veloce, sarà posta in disarmo e trasferita nel porto di Napoli, per azzerare i costi di armamento e gestiouali, a discapito di eventuali emergenze e/o trasporto di piccoli gruppi eventualmente positivi ai sintomi del virus.
Proprio su quest’ultima decisione volevo soffermarmi, scongiurando il disarmo del mezzo veloce da parte della società armatrice, che, diversamente potrebbe ormeggiarlo a scafo armato nel porto di Ponza, a completa disposizione e sempre operativo per eventuali emergenze.
Di fatto, da oggi siamo sprovvisti del mezzo veloce ma ci auguriamo che la presente, possa evitare quanto elencato in precedenza, poiché sarebbe una grave carenza in un periodo di grande emergenza.
Questa epidemia non è un caso sporadico e la possibilità di intervento di un elicottero non potrebbe risolvere il problema, trasportando il malcapitato nel nosocomio più vicino. Questa epidemia può coinvolgere intere famiglie, interi gruppi che sono entrati in connessione tra loro e per Ponza potrebbe essere una ecatombe totale visto il picco di residenti anagraficamente più anziani.
Orbene: eliminando l’unità veloce, nel porto di Ponza, non si tutelano i residenti, poiché, la carenza di un mezzo essenziale e sempre disponibile per le emergenze arrecherebbe un danno (interamente finanziato dalla Regione Lazio), qualora la società Laziomar decidesse di trasferire l’unità in questione a Napoli, collocandola in disarmo.
Le chiediamo pertanto di rappresentare alla Regione Lazio e al Comune di Ponza, la nostra preoccupazione, sollecitandoLa a non avallare la paventata decisione dalla società armatrice, concessionaria delle linee marittime al fine-di mettere in atto, quanto descritto.
La invitiamo ad applicare la moral suasion, quale Sua prerogativa, al fine di assegnare l’unità in questione, a scafo armato nel porto di Ponza, disponibile per qualsivoglia emergenza“.