PONTINIA, I DIPENDENTI PROTESTANO: “I COMPENSI UTILIZZATI COME BANCOMAT”

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A Pontinia è protesta: “I compensi dei dipendenti dell’Ente utilizzati come bancomat per l’aumento degli stipendi dei responsabili”

Al Comune di Pontinia il clima non è mai stato così rovente.

I lavoratori – spiega una nota dei sindacati – hanno deciso di non subire tacitamente le assurde decisioni prese dall’amministrazione nelle ultime riunioni mediante la delegazione trattante, senza possibilità alcuna di mediazione. Ridotti ad un contingente mai così basso (totale di 34 dipendenti, di cui 29 al netto di coloro che hanno ricevuto incarichi di responsabilità), comprensivo della Polizia Locale, sono stati costretti ad attuare una prima forma di protesta proprio venerdì mattina, sotto forma di assemblea pubblica, davanti al palazzo comunale e in occasione del consueto mercato cittadino.

Il gruppo lamenta carichi di lavoro ormai insostenibili (per un territorio che, oltre ai poco più di 15mila residenti, serve un comprensorio di oltre 20mila abitanti), aggravati dal taglio lineare del fondo per le risorse decentrate riservato ai dipendenti, utilizzato per innalzare al massimo i compensi dei responsabili di settore. I dipendenti, supportati dalle sigle sindacali FP CGIL Frosinone Latina e UIL FPL Latina, nonché dai componenti della RSU interna, hanno avviato una vertenza dura, ma intelligente, soprattutto a causa della mancata disponibilità da parte della presidente della delegazione pubblica di trovare un punto di incontro sulle reali esigenze dell’Ente.

La scelta di destinare il taglio delle risorse non alla cittadinanza, bensì ad aumentare al massimo il compenso dei capi settore, e la successiva scelta di attingere dal fondo oggetto della vertenza anche per il progetto sicurezza della Polizia Locale e per quello della digitalizzazione, hanno delineato un punto di non ritorno per una trattativa che comunque i lavoratori comunali di Pontinia confidano che non sia del tutto chiusa. La risposta di future assunzioni non soddisfa affatto, considerata la situazione di estrema difficoltà che si perpetua da diversi anni e che ha portato a enormi sacrifici, ponendo i servizi ai cittadini sempre come priorità rispetto alle garanzie e ai diritti spettanti.

Tuttavia il sapore di beffa e di mancata considerazione ha fatto maturare la decisione della protesta in piazza di venerdì, e di un futuro sit-in davanti alla Prefettura di Latina, in caso di mancata apertura da parte dell’amministrazione comunale, per tramite della presidente della delegazione pubblica, nella persona della segretaria comunale. Come dichiarato da rappresentanti sindacali Sonia Tondo (FP CGIL) e Ida De Masi e Ottavio Mariottini (UIL FPL): “Lo stato di agitazione continuerà, confidando in una positiva svolta nei prossimi giorni. Le proposte da parte della delegazione sindacale restano sul tavolo”.

“Da parte nostra – dichiara la RSU – resta sorprendente il comportamento della CISL FP, pur rappresentata in questo Comune, firmataria dell’accordo contestato e per nulla critica sulle scelte operate dall’amministrazione”.

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