PISTE CICLABILI E MOBILITÀ AD APRILIA, I GRILLINI: “INVECE DI NUOVI PROGETTI, SI FACCIANO QUELLI GIÀ PAGATI”

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Albero su pista: una foto dei grillini per dimostrare l'incuria delle strutture di Aprilia in merit
Albero su pista: una foto dei grillini per dimostrare l'incuria delle strutture di Aprilia in merito alla mobilità

La nota di Grillini Apriliani e Cittadini Pentastellati (che pubblichiamo integralmente di seguito) su piste ciclabili e mobilità alternativa concepiti dall’amministrazione Terra

LA NOTA – Ben vengano le piste ciclabili e la mobilità alternativa nell’ottica di ridurre l’inquinamento e indicare una circolazione sostenibile, ma i quattro colpi di vernice, sufficienti per l’assessore Caporaso a realizzare le piste ciclabili, ci fanno venire il dubbio che forse le ciclovie non sono nel DNA di questa amministrazione. Piuttosto, le quattro pennellate di colore ricordano tanto le impronte oramai sbiadite del Pedibus, costato 80.000 euro, altro grande fallimento dell’amministrazione Terra? Giudicate voi.

Invece di spendere il denaro pubblico in queste opere, denaro che ci chiediamo dove il Comune possa reperire visto che ci hanno già regalato mutui fino al 2050, non sarebbe forse meglio procedere per priorità? Cerchiamo di essere seri e pensiamo alle periferie ad esempio, quante opere si è riusciti a chiudere?

 Gli incentivi messi a disposizione dallo stato con il bonus mobilità, per chi acquista biciclette, anche elettriche, incontrano l’offerta di stanziamenti previsti per la ripartenza dei cantieri e delle opere pubbliche, ma siamo sicuri che l’amministrazione comunale ne abbia compreso la portata e nell’affannarsi ad apparire non stia gettando un po’ di fumo negli occhi? Per realizzare una mobilità alternativa occorre seriamente mettere le mani sul piano del traffico, proprio come era scritto nel famoso PAES dove erano evidenziati i tanti obiettivi non raggiunti dall’amministrazione Terra. Uno di questi obiettivi, individuabile nella parte relativa ai Trasporti, era il PIANO URBANO del TRAFFICO da realizzarsi tra il 2013 e il 2020; in cosa si è tradotto?

Altri obiettivi del PAES, redatto ad Aprilia e pagato con fondi comunali, era l’implementazione del parco biciclette, del numero degli stalli, della possibilità di noleggio delle biciclette anche elettriche e della realizzazione stazioni di bike sharing abbinando il tutto alla realizzazione di 2 piste ciclabili (previste a pag. 118 sempre dello stesso PAES). Queste due piste ciclabili, come si legge nel citato documento, sono quella che collega la STAZIONE ferroviaria alla EX CLAUDIA (760.135,57 euro) e quella di connessione tra via Monte Grappa, via dei Bersaglieri e via Giustiniano (362.377,94 euro) di circa 1 Km; di quest’ultima, sebbene il relativo progetto sia stato realizzato e pagato, non risulta realizzato nulla.

Se a quel tempo per un chilometro di pista si prevedeva una spesa di 362 mila euro e oggi, secondo l’assessora, con 36.000 euro + IVA l’amministrazione sarebbe in grado di realizzare 7 Km di pista è lecito che qualche interrogativo ce lo poniamo, come fa ad essere così brava e a realizzare una pista dal costo di 6.274 € al Km contro i 362.000 € al Km di pochi anni fa, cioè 57 volte meno?

Piuttosto che proporre nuovi progetti di università o altri enti, si realizzino i piani già programmati e pagati, sperando che siano ancora attuali, perché Aprilia sembra una città abbandonata, con le strade ridotte ad un colabrodo (pochissimi gli interventi dell’amministrazione, per mancanza di fondi, e quelle strade che hanno rivestito, o presto lo faranno, un nuovo manto dovranno ringraziare  Open Fiber che asfalta dopo aver chiuso gli scavi), molti marciapiedi dissestati e barriere architettoniche che mettono a serio rischio l’incolumità dei pedoni, figuriamoci dei ciclisti!

Con le dovute proporzioni, con i fondi europei impiegati dal Comune avremmo realizzato una funivia e reso ciclabile tutto il territorio comunale, periferie comprese. Relativamente alle periferie, ma anche al centro cittadino, che necessitano di tanti interventi prioritari, vi diamo un consiglio: parlatene con i cittadini!

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