Picchiato selvaggiamente per aver tardato a saldare un debito di 400 euro: concluso il processo a carico di un 22enne di Latina
Si tratta di esercizio arbitrario delle proprie ragioni come sostenuto dall’avvocato difensore Massimo Frisetti e non già di estorsione aggravata come prospettato dalla Procura di Latina. È questo l’esito del processo a carico del 22enne di Latina, Dennis Latini, imputato per estorsione, minacce, danneggiamento, violazione di domicilio e lesioni personali aggravate. Il giovane, arrestato lo scorso febbraio dalla Squadra Mobile di Latina, è stato assolto dal secondo collegio del Tribunale di Latina, composto dai giudici Nadile-Zani-Trapuzzano Molinaro, a fronte della requisitoria del pubblico ministero Martina Taglione che aveva chiesto una condanna a 4 anni di reclusione.
In ragione della remissione della querela da parte della persona offesa, essendo stato riqualificato il reato in esercizio arbitrario delle proprie ragione non procedibile d’ufficio, il 22enne non solo è stato assolto ma si è visto revocare anche l’ultima misura a cui era ristretto: il divieto di avvicinamento alla persona offesa.
Lo scorso 24 ottobre, nell’ultima udienza, ad essere ascoltato in aula era stato proprio la vittima del pestaggio avvenuto il 19 dicembre 2024. L’uomo aveva ammesso di aver chiesto un prestito da 400 euro a Dennis Latini e quando doveva restituire il denaro non aveva la disponibilità. Ci fu una colluttazione per via della mancata restituzione dei soldi. Interrogato dal pubblico ministero, la vittima aveva ripercorso la vicenda: “Latini mi disse: “Dammi i soldi, merda. Ti spacco, ti meno“. Dopodiché, la vittima aveva ricordato di essere stato raggiunto da Latini e da altre due persone: “Conoscevo solo lui, gli altri non sapevo chi fossero. Mi hanno bussato a casa e mi è arrivata una botta sul naso e sono caduto a terra. Avevo il sangue sugli occhi e non ho capito più niente”. La vittima, dopo l’aggressione, ebbe due fratture e la rottura del setto nasale, sebbene non fosse stato Latini a colpirlo direttamente: “Lo ha fatto qualcun altro che era con lui, ma non so chi sia”.
La vittima aveva spiegato che in un’altra circostanza si presentarono a casa sua altre persone, senza sapere con sicurezza se ci fosse stato anche Latini: “Scesi sul bastone, loro scapparono. Se la presero con la macchina danneggiandola”. In un’altra occasione, qualcuno urinò sulla porta di casa dell’uomo in Via Ulpiano. Successivamente agli eventi di violenza, la vittima aveva restituito la somma di 400 euro a Latini.
L’avvocato difensore Frisetti, al termine dell’udienza di fine ottobre, aveva rinunciato ai suoi testimoni, con l’accordo del pubblico ministero. La discussione delle parti – accusa e difesa – era stata rinviata a oggi, 11 novembre. A margine, la difesa aveva chiesto la revoca della misura cautelare a cui era sottoposto l’imputato, ricevendo il parere favorevole del pubblico ministero. Il Tribunale aveva accolto l’istanza della difesa, sostituendo la misura degli arresti domiciliari con quella del divieto di avvicinamento alla persona offesa. Misura quest’ultima, come detto, revocato quest’oggi. Nel corso della scorsa udienza era emerso di come l’uomo picchiato è stato risarcito con 4000 euro dall’imputato.
Le indagini degli investigatori della Squadra Mobile avevano avuto inizio a dicembre 2024, quando la vittima (un quarantenne del capoluogo) aveva riferito che, avendo tardato di una settimana il termine per la restituzione di un debito di 400 euro, aveva subito minacce, il danneggiamento della propria autovettura e addirittura lesioni personali al volto procurategli con una mazza da baseball. Il tutto finalizzato ad ottenere una somma di denaro aggiuntiva quale risarcimento per il “ritardo”.
Le indagini avevano consentito di raccogliere elementi riguardo alla responsabilità del giovane, spalleggiato anche da tre complici. Latini, peraltro, era stato coinvolto quattro anni fa in un’azione violenta messa in pratica insieme al noto Matteo Baldascini e a un minorenne. I tre erano stati raggiunti da un provvedimento del Questore di Latina, il cosiddetto Daspo Willy.
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