PICCHIATA DAL COMPAGNO VIOLENTO, RITRATTA E VIENE IMPUTATA PER FALSA TESTIMONIANZA

/
maltrattamenti

Maltrattata e picchiata più volte, una donna di 30 anni ritratta e viene imputata a sua volta per falsa testimonianza

Un classico, purtroppo. Nei vari processi per maltrattamenti che si celebrano presso i Tribunali, e fa fede anche quello di Latina, spesso le vittime di violenza, passati anni, dovuto anche ai tempi elefantiaci della giustizia, si riavvicinano ai propri aguzzini e negano quanto avevano denunciato. La conseguenza è quella di ritrovarsi sul groppone accuse di falsa testimonianza e relativo processo.

È il caso di una donna di circa 30 anni che, oggi, davanti al collegio del Tribunale di Latina, composto dai giudici Morselli-Sergio-Romano, era presente assistita dall’avvocato Varrone. La donna, al momento in una casa comunità nella provincia di Latina, è sia vittima in quanto destinataria dei maltrattamenti dell’ex compagno – peraltro appartenente alla nota famiglia Di Silvio, non però tra quelli più in vista – sia imputata perché, a marzo 2022, nel corso della sua testimonianza nel presente processo avrebbe dichiarato il falso. Non solo la falsa testimonianza, la donna deve rispondere anche della violazione del divieto di avvicinamento inflitto dall’autorità giudiziaria all’ex compagno, in quanto quest’ultimo, dopo i fatti violenti risalenti del 2021, fu trovato in casa della donna nel corso di un controllo della Squadra Mobile di Latina. A testimoniarlo, nell’udienza odierna, un agente di polizia che materialmente trovò l’uomo nella loro casa all’interno del noto quartiere di Latina, “Nicolosi”.

Come testimone, oggi, inoltre, anche un’altra donna la quale, all’epoca dei fatti viveva al Nicolosi con l’ex compagno. Fu lei ad offrire ospitalità alla vittima, avendola vista girovagare in condizioni pessime nel quartiere popolare a un’ora tarda: ai piedi solo le ciabatte e con lei anche i due bambini avuti dal compagno violento.

La donna, per solidarietà, chiese cosa fosse capitato e la vittima le raccontò di essere stata rinchiusa in casa dal compagno che l’aveva privata anche dal telefono. Terrorizzata, la donna aveva preso i suoi bambini ed era andata via, senza meta. La testimone – che poi, su richiesta dei poliziotti che presero la denuncia quella stessa sera, ospitò la donna – ha raccontato di aver avuto confidenze dalla vittima riguardo a diverse violenze: praticamente, non era la prima volta che veniva picchiata.

Il processo è in dirittura d’arrivo e il prossimo febbraio, dopo l’esame dell’imputato e la discussione delle parti, il collegio si ritirerà in camera di consiglio per emettere la sentenza. A carico dell’uomo violento, ma anche nei confronti della vittima.

Articolo precedente

MIDAL BIS: UNA SERIE DI BANCAROTTE DIETRO LA GESTIONE BARBERINI-IZZI

Articolo successivo

ROMA-LATINA, ADINOLFI INSISTE: “NIENTE IDEOLOGIE, SERVONO INFRASTRUTTURE”

Ultime da Giudiziaria