Pesta la compagna la notte di Capodanno a Latina: è stato interrogato l’uomo arrestato dai Carabinieri della Stazione di Borgo Podgora
Ascoltato nell’ambito dell’interrogatorio di garanzia dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina, Giuseppe Cario, l’uomo di 43 anni ha negato tutti gli addebiti.
Lo scorso 3 gennaio, a Latina, infatti, i Carabinieri della Stazione di Borgo Podgora lo avevano tratto in arresto per aver aggredito, nella notte di capodanno, la propria compagna convivente.
I Carabinieri, allertati dall’ospedale “Città di Aprilia” per le lesioni ricevute dalla donna, avevano subito provveduto a interrogare la stessa per comprendere cosa fosse accaduto. Vistasi accolta in caserma, la donna aveva trovato la forza di denunciare il compagno aggressivo e violento: nella notte di capodanno, anche stavolta senza alcun apparente motivo, dopo i festeggiamenti per l’arrivo del nuovo anno, approfittando del fatto di essere rimasti soli, l’uomo, dopo averla afferrata per i capelli, avrebbe iniziato a colpirla con violenti pugni in faccia, minacciandola di morte.
Solo la rapida reazione della donna aveva impedito il peggio: la stessa era infatti riuscita ad allontanarsi dal compagno e trovare rifugio presso l’abitazione del figlio. Solo nella successiva mattinata, la donna, complici i forti dolori al volto, aveva fatto accesso al pronto soccorso, dove è stata curata per le multiple fratture riscontrate, giudicate guaribili in 30 giorni.
Una volta terminato il racconto ai Carabinieri, la donna aveva inoltre spiegato come, sin dall’inizio della loro relazione, infatti, il compagno l’aveva ripetutamente aggredita e minacciata, anche di morte. La compagna dell’uomo, anche in passato, per timore di ulteriori ripercussioni, aveva denunciato solo alcune delle ripetute condotte violente dell’uomo.
Difeso dall’avvocato Dezio, il 43enne, di professione operaio, ha negato le accuse, decidendo di rispondere a tutte le domande del Gip Cario. Alla fine, come da richiesta del Pm Simona Gentile, il magistrato ha convalidato l’arresto e confermato la custodia cautelare in carcere.