Anche quest’anno il quotidiano di Confindustria ha redatto la classifica delle città per qualità di vita. In occasione dell’ultima edizione, la trentesima, sono stati considerati ben 90 indicatori.
Come l’anno scorso Milano è in testa alla classifica, il capoluogo lombardo eccelle in fattori diversi: l’andamento controcorrente dal punto di vista demografico, con un aumento dei residenti che continua costantemente dal 2012, ma anche lo stile di vita sempre più verde e sempre più smart (la città è prima nell’ICityRank, l’indice di ForumPa che valuta le città intelligenti). E, ancora: l’offerta culturale particolarmente nutrita, i piani di sviluppo della periferia e la locomotiva imprenditoriale che in città genera lavoro e ricchezza, tanto da attirare nuovi abitanti.
Unico neo: la sicurezza, complice l’alto numero di reati denunciati.
LATINA
La provincia di Latina è scesa dalla posizione 62 alla 69 dal 1990 al 2019 nella classifica finale del Sole24ore.
In trent’anni il miglior piazzamento è stato il 62esimo posto, registrato nel 1990. Il peggiore invece il 95esimo registrato nel 1999.
Nel 2018 la nostra provincia si era piazzata 72esima con un preoccupante 98esimo posto per giustizia e sicurezza, la situazione per quanto riguarda questo criterio è nettamente migliorata, grazie a un balzo in avanti di ben ventitre posizioni.
Male invece l’ambiente, rispetto al 2018 la nostra provincia ha perso 18 posizioni, classificandosi 98esima.
Migliora anche il dato della Demografia e Società: dal 15esimo al 40esimo posto.
Preoccupa invece il numero medio degli anni di studio, soltanto dieci. Sintomo che pochi over25 nella nostra provincia hanno scelto di intraprendere un percorso di studi universitario o specialistico.
LA CULTURA
Latina va poco a teatro, infatti la spesa media procapite nei botteghini è di poco superiore a 8 euro, che relega la nostra provincia al 75esimo posto.
DIVARIO NORD-SUD
Il gap tra Nord e Sud, una costante nelle fotografie scattate dalla Qualità della vita, non va dissolvendosi: la coda della classifica, infatti, è tutta concentrata nel Mezzogiorno con Enna al 104° posto, Foggia al 105° e Crotone al 106° prima della già citata Caltanissetta.
Il divario emerge soprattutto se si analizzano le performance su base regionale: Trentino Alto Adige, Valle d’Aosta e Friuli Venezia Giulia sono sul podio, seguite dal Veneto, presente nella top 10 con tre province, dall’Emilia Romagna – che cresce, soprattutto nella classifica di tappa «Affari e lavoro» – e dalla Lombardia. In fondo alla classifica, invece, ci sono Sicilia e Calabria, rispettivamente ultima e penultima.