PASTIFICIO PAONE: SFRATTO SOSPESO, MA NON CAMBIA NIENTE

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Stabilimento di Via delle Industrie a Penitro (Formia)

Sfratto del Pastificio Paone di Formia: la Corte d’Appello blocca tutto concedendo la sospensiva su ricorso della “Domenico Paone Spa” 

Ad aprile scorso, il Tribunale di Cassino aveva stabilito che la scadenza del contratto, previsto dal concordato preventivo, era arrivata lo scorso 30 settembre 2021. Fu accolta, infatti, l’istanza della Corex spa di Battipaglia che, assistita dall’avvocato Daniele Lancia, aveva chiesto e ottenuto il rispetto delle proprie legittime ragioni in qualità di proprietaria dello stabilimento industriale di Penitro a Formia.

In base al concordato preventivo la “Domenico Paone spa” per due anni, dall’ottobre 2019 al 30 settembre, per la produzione della pasta ha versato un canone mensile alla Corex che, alla scadenza del termine,si è attivata per chiedere ed ottenere lo sfratto della società presieduta dal manager argentino Alejandro Quentin. La “Domenico Paone Spa”, difesa dall’avvocato Luigi Visconti, aveva sollevato la tardività della disdetta sollecitando invece il conseguente rinnovo tacito del contratto di locazione per un periodo di sei anni.

Non fu di questo parere il giudice Vincenza Ovallesco la quale dispose che la “locazione per un tempo determinato dalle parti cessa con la cessazione del termine, senza che sia necessaria la disdetta”. La “Domenico Paone Spa” avrebbe avuto tempo 6 mesi per lasciare il sito a Penitro.

Ora, però, su ricorso della stessa Spa, presentato dall’avvocato Visconti, la Corte d’Appello di Roma ha deciso di sospendere l’esecutività della sentenza pronunciata dal giudice di primo grado circa due mesi e mezzo fa, fissando l’udienza di merito il prossimo 5 ottobre.

Una decisione che, però, non cambia di una virgola il pronunciamento di primo grado che stabiliva per la Domenico Paone Spa il tempo di sei mesi utile a lasciare i locali e dismettere la produzione. Anzi, in realtà, considerato che la deadline era fissata ai primi di novembre (sei mesi), adesso si potrebbe verificare, con la decisione nel merito fissata al 5 ottobre, una linea ancora più ravvicinata. Al netto di eventuali ricorsi in Cassazione.

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