Palabianchini di Latina: la situazione disastrosa del palazzetto dello sport del capoluogo chiuso per rischi di incolumità pubblica
Una disamina raggelante quella emersa dalla relazione dell’idoneità statica dell’intero edificio del Palabianchini, interdetto tramite ordinanza del Comune di Latina lo scorso 25 novembre.
Il complesso di Via dei Mille, peraltro senza certificato antincendio, ha fatto scappare anche la squadra di pallacanestro Benacquista rifugiatasi, per le partite casalinghe, nel palazzetto di Ferentino a porte chiuse perché non omologato alla serie A2.
Indomma, un disastro, l’ennesimo per la città di Latina che, per ogni amministrazione, sembra di dover perdere un pezzo alla volta: nella stagione di Coletta i teatri, oggi, con la sindaca Matilde Celentano, il palazzetto dello sport.
Anni di ammaloramento, incuria, manutenzione praticamente nulla, certificati dalla relazione del consulente del Comune, l’architetto Fabio Scalzi, e dell’ingegnere di Sc Engineering, Carlo Scaminaci.
Dalla relazione dei due tecnici, si evince che ci vorrà perlomeno un anno per rendere sicura la struttura, per un costo stimato di circa 690mila euro che, con imprevisti e miglioramento, sismico, arrivano a un milione di euro.
In due video che vengono pubblicati di seguito, l’architetto Scalzi inquadra la situazione compromessa dell’edificio, ricordando che “quando nel 2004 fu fatto lo sgombero del piano interrato, uscì di tutto da qua: era diventato il locale di sgombero del Comune di Latina. C’erano lavori da fare in una scuola? Si buttava tutto qua dentro, i mezzi scendevano giù dalla rampa e buttavano tutti i rifiuti, gli scarti da uffici, scuole eccetera”.
Praticamente una discarica di rifiuti edilizi inerti al centro della città, in luogo che avrebbe dovuto essere caratterizzato solo dallo sport.
