Operazione scudo: ai domiciliari uno dei coinvolti nell’inchiesta che sgominò due bande accusate a vario titolo di spaccio di droga, estorsioni e sfruttamento della prostituzione
Il tribunale collegiale di Latina ha concesso gli arresti domiciliari presso una struttura esterna alla Regione Lazio a Vasile Lupan, soggetto tratto in arresto dopo una lunga latitanza e ora ristretto presso la casa circondariale di Udine.
L’uomo è coinvolto nel processo a carico del gruppo criminale accusato a vario titolo di spaccio di droga, estorsioni e sfruttamento della prostituzione operante nell’area pontina. Ad essere arrestati, nel dicembre 2019, furono tra gli altri Antonio Di Silvio (parente del clan/famiglia ma da non confondere con altri personaggi del medesimo nucleo più noti) già condannato a più di 6 anni nel medesimo procedimento, Sabatino Morelli e Christian De Rosa, anche loro appartenenti alle famiglie di origine rom.
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“La misura meno afflittiva – dichiara l’avvocato Giovanni Vitale che difende l’uomo posto ai domiciliari – ci permette di affrontare con più calma il processo che entrerà nel vivo proprio a gennaio del 2021 dinanzi al collegio del tribunale di Latina“.
L’operazione Scudo sgominò due sodalizi collegati da rapporti di interesse: uno dedito all’usura e alle conseguenti attività estorsive di recupero crediti; l’altro capeggiato da esponenti latinensi del Clan Di Silvio interessati alla gestione di una piazza di spaccio nel capoluogo pontino in zona Cimitero, tra Viale Kennedy e Via Londra.
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