OPERAZIONE “SAN MAGNO”, COCAINA DALLA SPAGNA A FONDI: L’APPELLO RIBALTA IL VERDETTO PER TRE IMPUTATI

Operazione “San Magno”: l’Appello ribalta la sentenza di primo grado per tre imputati coinvolti nella maxi operazione anti-droga i cui arresti scattarono nel novembre 2012

Due assoluzioni e una prescrizione. È questo l’esito della Corte d’Appello su tre degli imputati nel processo derivante dalla maxi operazione anti-droga denominata “San Magno” che coinvolse tredici anni fa pezzi da novanta del narcotraffico fondano: da Carlo Zizzo fino all’allora boss in erba, Massimiliano Del Vecchio, divenuto notissimo negli ultimi anni anche per via di una latitanza in Spagna e per essere ritenuto a capo di un feroce gruppo criminale egemone nella città della Piana.

A guadagnare l’assoluzione dalle accuse di far parte di un sodalizio dedito allo spaccio di droga sono in due: il 40enne Simone Luigi Di Gregorio e il 64enne Maurizio Papa. Riqualificato il reato di spaccio in lieve entità per Raffaele Sensitivo il quale, in ragione di questa pronuncia, guadagna la prescrizione. A emettere la sentenza, su ricorso dell’avvocato difensore del Foro di Latina, Giulio Mastrobattista, è stata la prima sezione della Corte d’Appello di Roma che ha accolto la tesi del legale. Una sentenza che ha di fatto ribaltato il giudizio di primo grado deciso dal Tribunale di Latina nel luglio 2022 quando Di Gregorio fu condannato alla pena di 6 anni e 30mila euro di multa; Papa a 10 anni e 6 mesi; Sensitivo a 6 anni e 6 mesi oltreché a 35mila euro di sanzione.

Tutti e tre erano accusati di far parte dell’associazione per delinquere finalizzata al narcotraffico capeggiata da Carlo e Alfiero Zizzo e, come uomini di fiducia di questi ultimi, da Massimiliano Del Vecchio e Massimiliano Cecconi.

In particolare, Maurizio Papa era considerato dagli inquirenti come il corriere del sodalizio per i trasporto della droga dalla Spagna a Roma e, poi, a Fondi: a lui era contestato per un episodio specifico di aver trasportato a Roma, a maggio 2010, oltre 7 chili di cocaina. Simone Luigi Di Gregorio e Raffaele Sensitivo erano accusati, invece, di essere pusher al servizio del gruppo Zizzo.

A luglio di tre anni fa, il 2022, tramite rito ordinario, il secondo collegio presieduto al Tribunale di Latina dal giudice Francesco Valentini, a latere i colleghi Clara Trapuzzano e Enrica Villani, aveva condannato molti degli imputati. La pubblica accusa era sostenuta dal pubblico ministero Valerio De Luca. Ad essere giudicati la maggior parte degli arrestati dell’operazione dei Carabinieri che nel 2012 portò agli arresti 35 persone, oltreché a sequestro di beni, conti correnti, attività commerciali e società per un valore di circa 8 milioni di euro.

Nel corso delle indagini i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Latina avevano sequestrato 14 chili di cocaina, 50 di hashish, 100 grammi di eroina, un mitra e due pistole con matricola abrasa. Per quando riguarda il patrimonio confiscato, si trattava di 16 abitazioni, un albergo bed & breakfast a Fondi, 3 terreni, 8 società di rivendita auto e autoscuola, 12 conti correnti e vari libretti risparmio, 3 polizze vita, diverse auto e moto.

Un’operazione che sfociò sì negli arresti del 2012 ma che era iniziata nel 2009 con i primi fermi e che fece emergere un giro di droga possente (cocaina soprattutto). Dal Sudamerica fino alla Piana di Fondi e a Terracina, l’ipotizzata associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di droga retta da Carlo Zizzo inondava le piazze di spaccio di parte della provincia pontina. E in abbreviato, nell’ambito del processo, erano stati già condannati Carlo e Alfiero Zizzo, Luca Caporiccio, Massimiliano Del Vecchio, Remo Rega, Giuseppe Di Biasio, Fabio Marrocco, Massimo Iacozza, Tullio De Vergilio, Massimiliano Cecconi e Massimiliano Gambacurta. Il capo Carlo Zizzo aveva rimediato una condanna definitiva di 9 anni di reclusione.

Ad arrivare al giudizio, invece, col rito ordinario erano, il 12 luglio 2022, Maurizio Papa, Giuseppe Ielo, Luciano Zizzo Annamaria Zizzo, Raffaele Sensitivo, Gemma Massa, Danilo Macucci, Antonio Simeone, Giancarlo Semenzato, Alessandro Bartolomei, Fabrizio Tammetta, Pasquale Pagnani, Claudio Di Costanzo, Alessandro Biferali, Simone De Gregorio, Pietro Pupilla, Massimiliano Pannozzo, Roberto Fabrizio, Matteo Fusco, Luigi Murciano, Francesco Teseo, Mirko Tucciarone, Linda Iudicone, Nico Carroccia e la moglie di Carlo Zizzo, Luigia D’Ettorre. Quest’ultima aveva ottenuto un’assoluzione, nonostante una richiesta di condanna a 9 anni. Prescritti Semenzato, Biferali, Gemma Massa e Annamaria Zizzo. Il resto degli imputati era stato assolto.

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