Morì investito nei pressi della Monti Lepini a Latina. L’auto era guidata dall’attuale assessore della Giunta Celentano, Annalisa Muzio
È stato rinviato al prossimo 6 novembre il processo per omicidio stradale che vede sul banco degli imputati l’assessora del Comune di Latina, Annalisa Muzio. Il giudice monocratico del Tribunale di Latina, Enrica Villani, ha ammesso come testimoni il consulente della Procura di Latina e ben due consulenti della difesa, rappresentata dall’avvocato Renato Archidiacono. Si tratta di tre ingegneri chiamati a spiegare la dinamica dell’incidente che vide la morte di Giorgio Pedaci.
A luglio 2024, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina, Giuseppe Cario, aveva rinviato a giudizio per omicidio stradale l’assessora all’urbanistica della Giunta di centrodestra, Annalisa Muzio.
All’esponente politica di Fare Latina/Italia è contestato il reato di omicidio stradale per i commi 1 e 7. Il reato punisce l’eventuale responsabile con la reclusione da 2 a 7 anni, in quanto l’evento letale deriva da “chiunque” violi le norme sulla disciplina della circolazione stradale poste dal codice della strada e dalle relative disposizioni complementari. Il comma 7, però stabilisce un’attenuante a effetto speciale con diminuzione di pena fino alla metà, qualora l’evento letale non sia “esclusiva conseguenza dell’azione o dell’omissione del colpevole”, ma anche di altre circostanze.
Nel caso dell’assessora, il pubblico ministero Marina Marra ha contestato il concorso di colpa al pedone deceduto, l’allora ex insegnante di musica, originario di Latina, Giorgio Pedaci. Anche secondo il Gip, che ha mandato a processo Muzio, il pedone avrebbe violato l’articolo 190 del codice della strada in quanto non avrebbe utilizzato l’attraversamenti pedonale che si trovava a meno di 100 metri da lui. Per tale ragione, si contesta il concorso di colpa.
Accolte le parti civili: si tratta della convivente del 75enne, di un cugino e di un’altra decina di parenti, assistiti dagli avvocati Salvatore Abate e Francesco Conte.
L’esponente politica di Fare Latina e Forza Italia dovrà quindi essere processata in ragione dell’incidente stradale avvenuto quattro anni fa quando, in piena corsa come Sindaco alle elezioni amministrative del capoluogo, fu coinvolta nel sinistro mentre era alla guida della sua auto.
A morire, come detto, il 75enne Giorgio Pedaci, colpito dal mezzo. Era la serata del 14 settembre, intorno alle ore 21, su strada Monti Lepini, all’altezza del Park Hotel. Per l’esattezza in Via Capograssa.
L’uomo, dopo l’impatto, era stato ricoverato all’Ospedale Santa Maria Goretti in seguito all’intervento dei sanitari del 118 poiché, nella caduta, aveva sbattuto la testa. Da subito le condizioni erano risultate gravi, tanto che l’uomo era finito in coma.
Pedaci fu investito dalla Range Rover guidata da Muzio mentre si trovava in attesa, insieme al suo cane, sul marciapiede, a due passi da casa sua. Il 75enne stava per attraversare la strada quando l’auto girò per immettersi su strada Monti Lepini (in direzione Borgo San Michele) e lo urtò facendolo sbattere con la testa a terra. Una caduta che fu fatale per Pedaci.