Arrestato il mandante dell’omicidio di Selavdi Shelaj noto anche come “Simone” o “Passerotto”, ucciso a Torvajanica
Risolto per investigatori e inquirenti il rebus dell’omicidio del 38enne albanese ucciso a colpi di pistola sul lungomare di Torvajanica il 20 settembre del 2020. In stato di arresto risulta essere Giuseppe Molisso, 40enne pregiudicato di origini napoletane e trapiantato nella Capitale, vicino a Michele Senese detto ‘o pazz, fermato dai carabinieri del Comando Provinciale di Roma.
I militari dell’Arma, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimadia, hanno seguito a sui carico una ordinanza di custodia cautelare in carcere, così come per il cognato Guido Cianfrocca, gravemente indiziato del reperimento dell’arma del delitto. Il movente, secondo gli investigatori, sarebbe quello della vendetta dopo l’agguato avvenuto a novembre del 2019 nei confronti di Leandro Bennato, dato come vicino a Molisso.
L’agguato fu messo in atto nei pressi del chiosco “Bora Bora” sul lungomare Sirene di Torvajanica. Lì un uomo con volto nascosto da mascherina e bandana ha sparato da breve distanza, due colpi di pistola calibro 7,65 browning contro Selavdi Shelaj, colpendolo mortalmente al collo.
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Sono così scattate le indagini che hanno portato all’arresto dei due presunti esecutori del delitto. In manette il 17 dicembre del 2021 sono finiti Enrico Bennato fratello del più noto pregiudicato romano Leandro e l’argentino Raul Esteban Calderon già arrestato perché gravemente indiziato di essere l’esecutore anche dell’omicidio del capo ultras della Lazio Fabrizio Piscitelli alias “Diabolik”.
Le indagini svolte dal Nucleo Investigativo Carabinieri di Roma dietro il coordinamento della Dda della Procura della Repubblica capitolina, oltre a corroborare il quadro accusatorio nei confronti di tutti gli indagati con nuovi elementi investigativi, hanno consentito di far piena luce anche sulle fasi progettuali ed esecutive dell’omicidio. Sono stati raccolti numerosi gravi indizi a carico di Molisso, ritenuto il mandante, di Cianfrocca e del ricettatore Luca De Rosa (34 anni di Roma), colui che avrebbe fornito lo scooter provento di furto utilizzato dai killer.
Molisso era già in carcere con l’accusa di essere il mandante del duplice tentato omicidio in danno dei fratelli Costantino, avvenuto il 13 luglio 2021 nel quartiere Alessandrino. Al pregiudicato di origini napoletane era stato notificato il provvedimento restrittivo insieme a Calderon, gravemente indiziato di essere l’esecutore anche di quell’agguato.
L’ipotesi emersa dalle attività di indagine è che il movente dell’omicidio di Selavdi fosse riconducibile a un’azione di carattere vendicativo a seguito dell’agguato consumato il 14 novembre 2019 nei confronti di Leandro Bennato, soggetto molto vicino a Giuseppe Molisso.
L’Autorità Giudiziaria, concordando con le ipotesi formulate dai Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, ha disposto la misura della custodia cautelare in carcere per Molisso e Guido Cianfrocca e l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per Luca De Rosa.