OMICIDIO ELISA CIOTTI: NO AL RITO ABBREVIATO PER IL MARITO. SÌ A RICHIESTA PER PERIZIA PSICHIATRICA

Elisa Ciotti
Elisa Ciotti

Omicidio di Elisa Ciotti: oggi udienza del processo che vede sul banco degli imputati Fabio Trabacchin accusato di aver ucciso la moglie nel luglio 2019

Era la mattina del 10 giugno di un anno fa quando Elisa Ciotti, 35 anni, venne massacrata a martellate all’interno della sua abitazione di Cisterna di Latina. A compiere il gesto il marito Fabio Trabacchin, coetaneo, che confessò il gesto di fronte agli inquirenti. Il movente rimane sconosciuti, se non una violenta lite causata da cuna crisi di coppia che andava avanti da tempo. La donna aveva intenzione di separarsi.

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Trabacchin, dopo aver brutalmente aggredito la moglie, uscì dall’abitazione, ubicata nel quartiere San Valentino, alle prime luci dell’alba. Fu la figlia di 10 anni, dopo essersi svegliata nelle prime ore del mattino, a scoprire il corpo senza vita della madre nella camera da letto. La ragazzina telefonò il padre fuori casa, che successivamente avvertì alcuni parenti e arrivarono i carabinieri sul posto. L’uomo, tornò sulla scena del crimine e in un primo memento tentò di rendersi estraneo ai fatti, ma nel corso di un lungo interrogatorio in caserma, rivelò tutto.

Oggi, nell’udienza del processo in seno alla Corte di assise di Latina presieduta da Francesco Valentini, dove Trabacchin è accusato di omicidio aggravato, lesioni e maltrattamenti, la difesa ha chiesto che l’uomo sia sottoposto a perizia psichiatrica. Una richiesta accolta dalla Corte, come la costituzione di parte civile della figlia della vittima, che il 18 dicembre affiderà l’incarico per la perizia. Il processo, invece, riprenderà il 29 gennaio 2021.

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Sono state respinte dalla Corte medesima le richieste della difesa di Trabacchin affinché l’uomo fosse giudicato con il rito abbreviato.

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