OMICIDIO DI SIBORA GAGANI, DNA CONFERMA: È SUO IL CADAVERE TROVATO DENTRO IL MURO

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Omicidio di Sibora Gagani, le analisi sul Dna conferma: il corpo trovato nell’intercapedine dell’appartamento era della giovane albanese

È di Sibora Gagani il corpo ritrovato murato nell’intercapedine di un appartamento a Terremolinos, in Spagna, lo scorso 6 giugno dalla polizia spagnola. La ragazza italo-albanese, originaria di Nettuno, era scomparsa a luglio 2014. Da allora sua madre Elisabetta Shahini non ha mai perso le speranze di ritrovarla.

La polizia spagnola aveva trovato il suo cadavere nella casa di Torremolinos (Málaga) in cui la ragazza di 22 anni conviveva con il suo ex, l’italiano, di Nettuno, Marco Gaio Romero, principale sospettato in questo caso e ora in carcere per il recente femminicidio della sua compagna Paula.

Marco Gaio Romero, 45 anni, era stato arrestato sempre a Torremolinos lo scorso 17 maggio, dopo essere scappato dall’appartamento in cui viveva con Paula, 28enne spagnola trovata morta la mattina stessa con diverse ferite d’arma da taglio sul corpo. Già in manette, l’uomo aveva confessato informalmente ad alcuni agenti di aver ucciso nove anni fa la sua ex Sibora Gagani, murandone il corpo nell’abitazione in cui la coppia conviveva. Nonostante abbia ritrattato questa versione dei fatti in sede di interrogatorio ufficiale, gli inquirenti non hanno abbandonato la pista da lui stesso indicata per trovare la giovane, di cui non si era più saputo nulla dal 2014: dopo alcuni tentativi, il ritrovamento del cadavere di Gagani.

Dopo il suo arresto per la morte dell’ex compagna Paula, Marco Gaio Romero “ha confessato di aver ucciso e murato Gagani dopo aver visto un’immagine di lei su una bacheca nelle stazioni di polizia, e ha commentato di aver usato l’acido per far sparire il corpo”.

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L’obiettivo dei familiari, come spiega a Fanpage.it l’avvocata Emanuela Di Marco, “è riportare la salma di Sibora in Italia. Valuteremo anche le incombenze burocratiche e i costi, che per queste cose sono abbastanza elevati. Valuteremo di chiedere aiuto anche al Comune di Nettuno”.

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