OMICIDIO DESIRÉE MARIOTTINI: 2 ERGASTOLI, TUTTI CONDANNATI. UNO DEI 4 FUORI DAL CARCERE

Desy Mariottini
Desy Mariottini

Sentenza sull’omicidio di Desirée Mariottini: quattro condanne nei confronti delle persone accusate della morte della giovane di Cisterna

A dicembre scorso, i pm Maria Monteleone  e Stefano Pizza hanno ripercorso i fatti, durante la requisitoria durata per alcune ore, che videro coinvolta la 16enne di Cisterna di Latina. La giovane Desy, figlia di Barbara Mariottini e Gianluca Zancheddu, morì il 19 ottobre del 2018 a Roma, nel tugurio di Via dei Lucani presso il quartiere di San Lorenzo.

La richiesta per la pena massima è stata rivolta nei confronti dei quattro cittadini africani Alinno Chima, Mamadou Gara, Yussef Salia e Brian Minthe, formulata davanti ai giudici della terza Corte di Assise del Tribunale di Roma. 

Nei loro confronti le accuse andavano, a vario titolo, dall’omicidio volontario alla violenza sessuale aggravata e alla cessione di stupefacenti a minori. Per Gara è stata chiesta l’assoluzione per le contestazioni relative alla cessione di stupefacenti e alla induzione alla prostituzione.

Per l’accusa, la ricostruzione cruda dell’ultima notte di Desy: secondo i pubblici ministeri, le ferite erano compatibili con uno stupro e sul suo corpo sono state trovate anche “lesioni da presa”, sull’avambraccio e un graffio all’interno di una coscia. La ragazza avrebbe provato a difendersi e a resistere, per poi essere lasciata morire.

Oggi, la III Corte d’Assise del Tribunale di Roma ha stabilito che i quattro imputanti dovranno scontare le loro rispettive pene. Ci sono volute più di nove ore di camera di consiglio per i giudici: carcere a vita per Mamadou Gara e Yussef Salia27 anni ad Alinno China e 24 anni e sei mesi a Brian Minthe. Quest’ultimo torna libero per scadenza termini di custodia cautelare, considerato lo scontato Appello che sarà fatto dalla sua difesa.

Mi attendevo quattro ergastoli, non sono soddisfatta di questa sentenza soprattutto perché uno degli imputati torna libero e questo non doveva succedere. Non ho avuto giustizia“. Lo ha afferma Barbara Mariottini, madre di Desiree dopo la sentenza. 

In aula hanno assistito alla lettura del dispositivo anche altri familiari della vittima e, dopo la sentenza, una donna seduta tra il pubblico ha urlato: “Maledetti, possiate bruciare all’inferno“. 

AGGIORNAMENTO: Stamani, a Brian Minthe, l’uomo a cui erano scaduti i termini di carcerazione, è stata notificata un’altra ordinanza in carcere per omicidio. Il giovane rimane, quindi, dietro le sbarre.

Articolo precedente

ESPLODE UNA BOMBOLA GPL IN CASA: 61ENNE RICOVERATO IN OSPEDALE

Articolo successivo

SI PENTONO IN DUE NEL CLAN CIARELLI: SVOLTA NELLE INDAGINI ANTIMAFIA

Ultime da Giudiziaria