Il Tribunale di Cassino si è pronunciato sull’omicidio Campanale avvenuto nel gennaio 2019: Eduardo Di Caprio è stato condannato
Il pm di Cassino Maria Beatrice Siravo aveva chiesto l’ergastolo per il 36enne Eduardo Di Caprio, l’uomo che nel tardo pomeriggio di fine gennaio 2019 investì il 28enne Cristiano Campanale (morto a causa del palo abbattuto dall’auto) e ferì il fratello Andrea.
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Ma, oggi, il giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Cassino, Salvatore Scalera, esaminati gli atti, ha condannato col rito abbreviato Eduardo Di Caprio a 16 anni e 8 mesi, imputato di omicidio volontario aggravato per la morte di Cristiano Campanale e di tentato omicidio nei confronti di Andrea Campanale. Disposto anche il risarcimento delle parti che dovrà essere deciso in separata sede civile per la famiglia Campanale e i parenti stretti. Il giudice ha stabilito una provvisionale di 80mila euro per ogni componente della famiglia Campanale e ventimila euro per ogni zio che si era costituito parte civile, oltre che all’interdizione perpetua dai pubblici uffici per Di Caprio.
Sul lato penale, il gup di Cassino ha ridimensionato la pena concedendo le attenuanti generiche richieste dalla difesa degli avvocati Pasquale Cardillo Cupo e Domenico Iaderosa che faranno ricorso in appello dopo aver letto le motivazioni.
La morte di Cristiano Campanale fu un evento drammatico per tutta Scauri, Minturno e Formia dove il giovane lavorava come gestore di un locale, l’Hole in Piazza Testa
In seguito a una lite, Di Caprio travolse Campanale volontariamente con la sua Ford Fiesta lungo la strada che porta alla stazione di Minturno, in via Sebastiani, non lontano da Piazza Rotelli, proprio dove il condannato odierno è titolare di un negozio di surgelati, il Sottozero Congelati Surgelati Di Caprio.