Omicidio Campanale: la Corte di Cassazione il ricorso di Di Caprio, per lui la condanna diventa definitiva
La Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dal 39enne Eduardo Di Caprio contro la decisione presa dalla prima sezione della Corte d’Appello di Roma che, a marzo 2023, aveva rideterminato la sua pena in ragione dell’omicidio di Cristiano Campanale avvenuto a gennaio del 2019. Di Caprio era stato condannato alle pena di 12 anni di reclusione: in sostanza uno sconto di oltre quattro anni dalla precedente pronuncia di un’altra sezione della Corte d’Appello.
A settembre 2022, i giudici della prima sezione della Corte di Cassazione avevano deciso che quella maledetta sera ci fu per Di Caprio l’attenuante della provocazione poiché, precedentemente, tra lui e Campanale vi erano stati messaggi, insulti e minacce di natura privata. Di Caprio, quindi, avrebbe agito d’impeto sulla base di giorni in cui era stato contattato a più riprese da Campanale. In sintesi, i dissapori tra i due avrebbero determinato il gesto omicida di Di Caprio.
Per l’imputato, difeso dall’avvocato del Foro di Roma, Paolo Barone, la Corte d’Appello era stata chiamata così a determinare la sua pena che, ad ottobre 2021, su richiesta del Procuratore Generale Vincenzo Saveriano, lo aveva condannato 16 anni e 8 mesi, per omicidio volontario aggravato e per tentato omicidio nei confronti del fratello Andrea Campanale.
Ora, la Cassazione, con una sentenza dello scorso ottobre, ma pubblicato solo nel mese di febbraio 2024, ha dichiarato inammissibile il ricorso contro una sentenza, quella dell’ultimo Appello, che comunque aveva garantito la riduzione della pena per Di Caprio e soprattutto con la concessione degli arresti domiciliari da scontar a casa di un parente in Veneto.
Il ricorso dell’imputato faceva rilevare alcuni presunti vizi di motivazione che, però, non sono stati sorretti da ammissibilità e considerati generici secondo la quinta sezione penale di Cassazione. In sostanza, Di Caprio avrebbe voluto ottenere un’ulteriore riduzione: i suoi 12 anni di reclusione diventano, invece, definitivi e viene predisposto il suo trasferimento nel carcere di Isernia.
La morte del 28enne Cristiano Campanale fu un evento drammatico per tutta Scauri, Minturno e Formia dove il giovane lavorava come gestore di un locale, l’Hole in Piazza Testa.
Il 25 gennaio 2019, in seguito a una lite derivante da un debito, Di Caprio travolse Campanale volontariamente, ferendo anche il fratello Andrea, con la sua Ford Fiesta lungo la strada che porta alla stazione di Minturno, in via Sebastiani, non lontano da Piazza Rotelli, proprio dove il 39enne era titolare di un negozio di surgelati, il Sottozero Congelati Surgelati Di Caprio.